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ATTUALITÀCULTURA

Inaugurati i nuovi pannelli illustrativi dell’area archeologica di Alba Docilia

L’area archeologica di Alba Docilia di Albisola Superiore avrà nuovi pannelli illustrativi in italiano e in inglese per valorizzare il sito della cittadina rivierasca.

“Questo progetto importante è stato rallentato dalla pandemia ma la nostra passione ed entusiasmo non sono mai venuti meno”, dichiara l’assessore alla cultura Simona Poggi, “e questi pannelli servono per capire la storia del sito. Quando frequentavo le scuole medie ero solita venire qui e questo sito, fin da allora, racconta la storia della città a tutti noi; i pannelli danno identità al luogo e si integrano bene con l’area in questione. Ringrazio gli archeologi, la Sovrintendenza, la Polizia Municipale e gli alpini ricordando che la spiegazione di questo sito è presente anche in inglese per i turisti”.

Stessa soddisfazione da parte dell’archeologa Silvana Gavagnin :”Ringrazio l’assessore Poggi ed i suoi uffici dicendo che abbiamo lavorato bene insieme attraverso importanti sinergie; abbiamo effettuato scavi, restauri e studi facendo un grande lavoro. La parte visibile del sito è quella comprendente il settore residenziale e termale ma voglio ricordare che l’area è nata negli anni 70 attraverso un accordo tra le ferrovie, il comune e la Sovrintendenza; questo luogo è solitamente chiuso al pubblico ma abbiamo ottenuto fondi dal Ministero della Cultura per rafforzarne la fruizione con un percorso di visita esterno all’area”.

“Ringrazio l’archeologa Gavagnin e l’assessore Poggi per il lavoro svolto ed il loro aiuto lungo questo percorso lungo e faticoso; abbiamo lavorato insieme dalla fase progettuale a quella realizzativa in un’area urbana confinante con una proprietà privata. Il materiale di cui sono realizzati i pannelli si adatta al contesto e le caratteristiche per supportarli sono quelle giuste; il testo da inserire è stato un ostacolo e le immagini, realizzate con un drone, servono per far conoscere lo stato attuale dei reperti mentre per le zone coperte abbiamo usato foto di repertorio degli anni 50. Per la planimetria sono stati impiegati vecchi disegni di scavi e la pianta generale serve per orientarsi nel percorso descritto sui pannelli”, conclude il dottor Augusto Pampaloni.

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