Apre al pubblico il Memoriale 14 agosto 2018 in ricordo delle 43 vittime del crollo del Ponte Morandi, fulcro del più ampio progetto del Parco del Ponte; luogo di rispetto e di memoria, di testimonianza e di denuncia, il Memoriale 14.08.2018 è stato inaugurato alla presenza delle autorità e dei familiari delle vittime. Le musiche originali del Maestro Remo Anzovino sono state pensate fin dalla fase di progetto come parte integrante del racconto all’interno del Memoriale, amplificando il senso più profondo della narrazione; il Memoriale sorge in prossimità dell’ex Pila 9 del Ponte Morandi, un punto particolarmente significativo per il ricordo del drammatico evento. All’interno, ospita sia aree aperte pubblico che spazi privati, quali la Casa delle Famiglie, un luogo intimo e raccolto, accessibile da un ingresso riservato su via Campi; la parte centrale del Memoriale accoglie uno spazio espositivo nel quale, lungo un percorso lineare, si snodano le diverse sezioni contenenti materiali video e audio di documentazione, testimonianze e memorie del Ponte Morandi.
“Saluto le autorità dicendo che tutto ciò racconta la tragedia dal punto di vista dei familiari e sono orgoglioso di aver creato la musica per il memoriale”, dichiara Remo Anzovino, “e questa storia mi parla e mi appartiene. Ho messo in musica il fatto che questa tragedia non si può accettare e facendo così aiuto la memoria; sul ponte poteva esserci chiunque proveniente da ovunque e si sapeva che la struttura aveva problemi. Quando ho ricevuto l’incarico ho voluto essere vicino ai sentimenti che animano il progetto e con l’architetto Boeri abbiamo deciso la musica da mettere nel cilindro e nella serra; abbiamo creato cinque momenti musicali ed il primo riguarda il momento del crollo mentre il secondo indica la metamorfosi delle anime, il terzo il viaggio contro la realtà fatto dai parenti, il quarto narra la non accettazione del fatto allo spegnersi dei riflettori ed il quinto ha in sè la memoria che è un atomo di luce che rischiara il nostro Paese. Questo è un luogo post-industriale ed è stata condivisa la scelta dell’organico; ringrazio il comune ed il Comitato dei Parenti delle Vittime”.
Parole simili da parte dell’architetto Stefano Boeri :”Qui era presente il materiale sotto sequestro ed ho chiamato l’allora sindaco Bucci (Marco Bucci, eletto sindaco di Genova nel 2017, è presidente della Regione Liguria dal 4 novembre 2024) per dirgli che questo luogo era perfetto per la creazione del Memoriale essendo collegato a questa zona; qui c’è la memoria attiva ed i parenti ci hanno aiutati con consapevolezza. La prima parte del Memoriale racconta un’Italia che si ricostruisce dopo la guerra mentre il cilindro mostra la tragedia; si parla anche del lavoro dei soccorsi e della potenza mediatica della tragedia senza dimenticare il quartiere che ha reagito bene. Il processo è ancora in corso e quindi questo luogo è aggiornabile ma la serra, che è un ambiente vitale, ci fa capire che siamo qui; abbiamo replicato il dolore ed occorre rendere lo spazio vivo”.
“Ho seguito il cantiere ed ho provato tante emozioni”, sottolinea il vicesindaco facente funzioni Pietro Piciocchi, “senza dimenticare la spinta che ha animato tutti. Questo è un luogo di testimonianza, verità e giustizia ed è stato per molto tempo il deposito dei reperti; l’opera è iconica e ringrazio l’architetto Boeri ed i dipendenti comunali. Abbiamo lavorato con i partenti delle vittime e qui si esprime un desiderio di giustizia; queste morti non devono esser vane e tutto ciò deve essere un monito per la città, l’Italia ed il mondo. E’necessario fare rigenerazione urbana e portare i giovani in questo luogo; il Memoriale è un primo tassello e nei prossimi sei mesi avremo il completamento del parco. E’stata aggiudicata la gara per il primo tratto del Cerchio Rosso che ha un legame con la Radura della Memoria ricordando che abbiamo ricevuto 200 milioni dal Governo ed altri fondi con il pnrr; dobbiamo collegare l’area attraverso l’integrazione urbana. La città rivive oggi la tragedia del 14 agosto 2018 alle 11:36 ed ognuno ha il suo ricordo; c’è stata incredulità e si torna indietro a quel giorno come tanti che è diventato un giorno di follia dovuta all’avidità. La rimozione della memoria ci fa comodo e ci fa scappare dalle responsabilità; la memoria rimossa e quella contesa sono due insidie da cui dobbiamo guardarci per celebrare le vittime. La verità è scomoda ma il Memoriale deve farla conoscere e ci fa stare insieme con il presupposto della giustizia; chi ha la responsabilità dell’unità della città deve venire qui per creare una Genova condivisa ricordando che il testimone perenne della verità permette alla città di rialzarsi scrivendo una pagina di generosità e senso civico. Tanti hanno aiutato chi aveva bisogno ma la città deve stare attenta al bene comune; i ragazzi devono venire qui e farsi delle domande. Ringrazio chi ha aiutato e collaborato ad ogni titolo”.
“ Saluto i presenti dicendo che è importante ricordare e questo luogo è il segno del dolore per chi ha perso i propri cari”, afferma Marco Bucci, presidente della regione, “ma dobbiamo avere speranza per un mondo migliore evitando tragedie del genere. Dobbiamo avere fiducia nel futuro vivendo bene e la città non dimentica; questo è un segnale concreto e spero che il Memoriale sia unico ma le persone devono venire qui per capire cosa è successo. Oggi si inaugura un punto di partenza ed il luogo è un pezzo della città e della regione che ha in sè ricordo, speranza e dolore per le vittime e coloro che soffrono; la città non dimentica e tutti devono pensare a cosa è successo. Qui abbiamo verità, speranza e fiducia affinchè la qualità della vita cresca e gli errori non si ripetano; il luogo è vivo e ringrazio tutti coloro che hanno lavorato”.
“Porto i saluti del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del Ministro Salvini dicendo che si ricorda un evento tragico che è il fallimento dello Stato sulla gestione delle concessioni private e si è approvata una legge a favore dei familiari delle vittime di eventi del genere”, evidenzia il Viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi, “scrivendo una pagina difficile della nostra storia. Si è cambiata la proprietà riscrivendo le regole sul rinnovo delle concessioni ma la cosa più importante è la tutela della vita; il ricordo è doloroso ma si è avuta una mancanza di valutazione del rischio. Questo è il luogo simbolo per non dimenticare ed occorre riqualificare la zona; siamo vicini alle vittime ed il Memoriale ha in sè il dolore e la rinascita. Si deve andare avanti senza ripetere gli stessi errori e la città si è rialzata dopo la tragedia; tutti devono avere la certezza di percorrere le strade in sicurezza e non si deve abbassare la guardia visto che lo Stato deve pensare ai cittadini. Il Governo deve ricordare cosa è successo ma su alcuni temi serve una visione unica; le concessioni non devono mettere a rischio la vita delle persone ed il Memoriale serve per ricordare una tragedia che non deve ripetersi. Dobbiamo avere unità di intenti anche se c’è stato poco coraggio sul cambiamento delle norme per le concessioni”.
“Questo luogo era un deposito dei reperti ed è stato trasformato”, riprende Francesco Cozzi, procuratore fino al 6 luglio 2021, “ma ringrazio chi lo ha ricostruito. Il vicesindaco facente funzioni ha mantenuto la parola ed io sono stato il Garante per la Costruzione del Memoriale; è stato difficile istruire il processo e ringrazio Massimo Terrile per la ricostruzione. Rivolgo ai Vigili del Fuoco, alla Guardia di Finanza, alla Polizia di Stato, alla Polizia Locale, ai Carabinieri ed ai familiari delle vittime un sincero grazie”.
“Saluto i parenti e le autorità dicendo che Dio ci dà tanti doni e dimenticare è uno di quelli”, prosegue l’Imam Salah Hussein, “ma questa tragedia non può essere dimenticata. Il Memoriale permette un ricordo da cui si traggono insegnamenti importanti”.
“Questo è un momento importante e voglio benedire un luogo di memoria, silenzio, incontro e rinascita”, conclude l’Arcivescovo di Genova Monsignor Marco Tasca.
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