Il presente testo si propone di delineare la genesi e il contesto concettuale della sociurgia (sociurgia), analizzando la sua emergenza come risposta strutturale alle mutazioni ontologiche e funzionali dell’opera artistica nel contesto della modernità avanzata.
1. Il Paradigma Funzionale dell’Arte Tradizionale
L’analisi retrospettiva dei primordi della produzione iconica (Homo sapiens, Homo neanderthalensis, approx 40.000 anni fa) evidenzia una struttura funzionale dell’opera artistica fondata su quattro fattori interdipendenti, mantenutasi sostanzialmente integra fino alla metà del XVIII secolo (1850).
Concetti Fondamentali
- Opere artistiche: Manufatti o costrutti prodotti dall’essere umano con intenzione estetica e/o simbolica, destinati alla fruizione sensoriale e intellettuale all’interno del medium dell’arte (medium artis).
- Catarsi (catharsis): In origine, un concetto aristotelico riferito alla purificazione emotiva (terrore e pietà) suscitata dalla tragedia nello spettatore. In senso lato, e nel contesto dell’opera artistica, indica la funzione rigenerativa e di appagamento (sia a livello spirituale che psicologico) che si manifesta sia nell’artista durante il processo creativo (ispirazione) sia nel fruitore durante l’osservazione.
- Estetica (aesthetics): Branca della filosofia che si occupa della conoscenza sensibile e, in particolare, della teoria del bello e dell’arte. Nell’accezione funzionale, si riferisce alla tendenza al bello (ossia, all’armonia formale e al piacere sensoriale) secondo criteri estetici che sono soggettivi ma culturalmente mediati e storicamente situati (in relazione ai modelli culturali di un dato tempo). L’assunzione del valore assoluto conferisce all’opera la dignità di opera d’arte (opus artis), consegnandola alla memoria storica come canone o esempio per l’arte futura.
- Rappresentazione della Realtà/Testimonianza Fattuale (mimesis/testimonium): La funzione referenziale dell’arte di riprodurre o simulare il dato reale (datum reale), la natura dell’uomo e delle cose (natura rerum), agendo come documento visivo o narrativo di eventi o condizioni esistenti.
- Evocazione/Celebrazione/Commemorazione (evocatio/celebratio/commemoratio): La funzione liturgica e simbolica dell’arte volta a richiamare, onorare o ricordare entità trascendenti (divinità), personalità influenti (grandi e potenti) o eventi di rilevanza storica o collettiva (gesta).
2. La Crisi del Paradigma e le Avanguardie
La struttura tetrafattoriale dell’arte entra in crisi strutturale a partire dalla metà del XIX secolo (1850), a causa di due principali fattori esogeni e endogeni che ridefiniscono il rapporto tra l’uomo, la società e la produzione iconica.
Fattori della Crisi
- Nascita della Società Moderna (societas moderna): Caratterizzata dalla secolarizzazione e dalla perdita di connessione dell’individuo con la natura (disancoramento ontologico), che porta a una reificazione (reificatio) dell’individuo e alla svalutazione della funzione celebrativa religiosa (commemoratio religiosa).
- Conquiste Tecnologiche (e.g., Fotografia): L’invenzione e la diffusione della fotografia offrono un medium di riproduzione della realtà più immediato ed economico dell’arte figurativa tradizionale. Questo detta la messa in crisi (discrimen), per ragioni di economia del mezzo e immediatezza, della funzione rappresentativa della realtà e di testimonianza fattuale dell’arte stessa.
La Reazione: Le Avanguardie
- Avanguardie (avant-gardes): Movimenti artistici che emergono come reazione alla compromissione della funzione rappresentativa. Si caratterizzano per una successione rapida di forme stilistiche instabili e diversificate (e.g., Impressionismo in poi). La loro tendenza è l’emancipazione dal dato reale in favore della concettualizzazione (conceptualizatio), ma a costo di una alienazione da una coerenza espressiva universale e l’introduzione di contraddizioni interne al sistema dell’arte.
- Crisi dell’Arte Contemporanea (discrimen artis contemporaneae): In questo scenario di frammentazione e relativizzazione, la funzione catartica si potenzia (specialmente grazie all’emergere della psicologia e della psicoanalisi), mentre la funzione evocativa/commemorativa si depotenzia a causa della sua connessione intrinseca con l’ormai insussistente funzione rappresentativa.
La Persistenza Estetica e la Relativizzazione
- La funzione estetica permane, ma il criterio estetico si fa precario e discutibile a causa della scomparsa della rappresentazione e del depotenziamento evocativo. Il criterio è relativizzato dall’influenza di fattori sociali emergenti quali il mercato (forum/mercatus) e la critica militante (critica militans).
3. Sociatria e la Svolta Sociurgica
La potenziazione della funzione catartica in un’arte sempre più concettuale e meno referenziale apre la strada a nuove categorie interpretative e applicative che trascendono l’ambito meramente estetico o intrapsichico.
- Psicodramma (psychodrama): Metodo terapeutico ideato da Jacob Levi Moreno (J. L. Moreno) che utilizza l’azione drammatica (actio dramatica) e le forme dell’arte teatrale per esplorare la vita interiore e le relazioni interpersonali dei partecipanti.
- Sociatria (sociatry): Termine coniato da Moreno che definisce la cura della società (cura societatis). Si tratta di un’applicazione sistematica dei principi psicoterapeutici e sociometrici alla salute e al benessere dell’organismo sociale nel suo complesso. La sociurgia mutua da essa lo scopo della trasformazione e cura sociale, applicandolo alle arti visive (anziché al teatro come nello psicodramma).
4. Il Contesto di Emersione: La Modernità Liquida e la Rivoluzione Antropologica
La mutazione o perdita degli attributi tradizionali dell’opera artistica impone un adattamento congiunturale in un contesto di profonda trasformazione sociale, etichettato come modernità liquida (modernitas liquida) da Zygmunt Bauman (Z. Bauman).
- Modernità Liquida: Stadio della società caratterizzato da una costante e rapida fluidità (fluiditas) e mutabilità delle strutture sociali, identità e legami interpersonali, in contrasto con la solidità delle strutture della modernità classica.
Questo contesto è il risultato di una Rivoluzione Antropologica (revolutio anthropologica) pervasiva e non violenta, di portata equiparabile alla Rivoluzione Industriale o alle grandi rivoluzioni religiose, che ridefinisce le dinamiche sociali e culturali attraverso sei dimensioni principali:
- Globalizzazione (globalizatio): Processo di interconnessione mondiale tra economie, culture e società, che genera una complessità che trascende le tradizionali categorie di analisi e i confini territoriali.
- Antropocene vs. Capitalocene:
- Antropocene (Anthropocene): Era geologica in cui l’impatto delle attività umane ha assunto una rilevanza globale tale da modificare le dinamiche ecologiche e i processi geologici della Terra.
- Capitalocene (Capitalocene): Categoria critica (promossa e.g. da Jason W. Moore) che attribuisce la responsabilità delle trasformazioni ecologiche non all’umanità generica (Anthropos) ma al sistema capitalistico (systema capitalisticum), con le sue logiche di crescita illimitata, sfruttamento e disuguaglianza nella distribuzione delle risorse e degli impatti ambientali.
- Ipermediatizzazione (hypermediatizatio): La saturazione della vita quotidiana da parte di media digitali e flussi informativi, che ridefiniscono non solo i contenuti veicolati ma anche le modalità di interazione sociale e la percezione della realtà (perceptio realitatis).
- Dinamiche di Genere e Biotecnologie: La ridefinizione dei ruoli sociali e delle identità di genere a livello culturale e demografico, affiancata dalle sfide etiche e sociali introdotte dalle biotecnologie che modificano la percezione del corpo e della vita stessa.
- Transumanesimo (transhumanismus): Movimento intellettuale e filosofico che esplora la possibilità e la desiderabilità di superare i limiti biologici umani (e.g., invecchiamento, malattia, morte) attraverso l’integrazione con tecnologie artificiali (technologia artificialis).
- Percezione del Rischio e Ansia Sociale (perceptio periculi et anxietas socialis): La diffusione di incertezza e paura collettiva (amplificata da crisi globali) che influenza profondamente i comportamenti individuali e collettivi.
5. Definizione e Ruolo della Sociurgia
È in questo contesto trasformativo che la ricerca di senso tramite l’arte si estende dal livello intrapsichico (individuale) a quello sociale (collettivo). Il medium non è più prettamente artistico e sociale, e l’opera d’arte non rappresenta più il valore o il limite ultimo.
- Sociurgia (sociurgia): Categoria interpretativa e metodologica che emerge dalla necessità di affrontare i fenomeni contemporanei relativi all’arte in un contesto di modernità liquida. La sociurgia può essere definita come una pratica o un campo di studio che si concentra sulla funzione trasformativa e terapeutica (mutuata dalla sociatria) dell’intervento artistico nell’ambiente sociale e nelle sue dinamiche strutturali. In termini etimologici e concettuali, se la sociatria è la cura della società (iatros = cura), la sociurgia si concentra sull’azione o operazione a livello sociale (ergon = opera/azione), utilizzando il linguaggio e le forme delle arti visive (e non solo) per incidere sul tessuto socio-culturale e promuovere una catarsi o un cambiamento a livello collettivo.