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La storia, il nostro passato

L’ignoranza della Storia non ha riserve, limiti, è un male globale, anche se rimembrare dovrebbe aiutare ad evitare errori. Le Figaro apostrofa : insopportabile vedere edicole in fiamme, negozi e bancomat distrutti in occasione delle ultime manifestazioni dei gilet gialli. Le Autorità, dimenticando i “casseur”, non avevano sentore di problemi, Macron era andato a sciare, non era stato chiesto, organizzato servizio d’ordine interno alla manifestazione, lasciando sole le forze dell’ordine a dover individuare, intercettare, elementi terroristi infiltrati. Già nel 1968 però, con la dichiarazione di De Gaulle “La ricreazione è finita”, era stata data una stretta, regole per evitare atti vandalici da “black bloc” o “casseur”, individuarli, non farli infiltrare. In Inghilterra, grande evidenza per gli eventi occorsi in Nuova Zelanda con relativa stretta della Premier per le armi, mentre la May, lei che era una “remain” se Brexit passerà, rischia di essere cacciata, stritolata, di diventare per la storia, “cornuta e mazziata”. Il Finanzial Times parla di un super gigante finanziario con la fusione in Germania delle 2 potenze bancarie già giganti. Clamore per la riunione degli Stati Islamici, promossa dall’Iran per parlare di terrorismo dopo gli eventi in Nuova Zelanda dove le vittime certamente non erano islamiche. Fa scalpore che in Usa solo 8% degli studenti delle High School sappia che la schiavitù sia stata causa della Guerra di Secessione 1861/65(diversi punti di vista tra Nord e Sud circa gli schiavi Lo stesse percentuali valgono in Italia: non solo per i 100anni dalla fondazione a Milano del movimento politico dei “fasci di combattimento” trasformatosi nel 1921 in PNF(partito nazionale fascista, ma anche per il 25 Aprile che ancora non è la festa di tutti, per orientamenti diversi, anche se il 22 giugno 1946, De Gaspari, su proposta di Togliatti. concesse l’amnistia, come atto di clemenza ispirato a ragione di opportunità politica e sociale, prendendo esempio dal mondo classico greco, ma persino per il Risorgimento e conseguente Unità d’Italia In Usa, fa altresì scalpore, per probabili falsificazioni dei certificati di merito scolastico, pagate fior di dollaroni per entrare nei College (per figli di papà un po’ timidi), quanto per le sue dichiarazioni dei redditi pregresse, pur richieste al Presidente Trump, mai presentata.

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