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L’artista Gianni Lucchesi si racconta

Mercoledì 2 giugno sarà inaugurata, a Savona in Piazza Pertini, un’opera dedicata al presidente scomparso nel 1990; a vincere il bando per la realizzazione dell’opera è stato l’artista Gianni Lucchesi.

“Anche se ho frequentato la scuola d’arte ed in seguito la facoltà di storia dell’arte il mio rapporto con questo mondo è iniziato quando ero piccolo ed ho anche svolto la gavetta come scenografo per il teatro”, dichiara l’artista, “ed ho sempre lavorato con il ferro trasformando i materiali. La mia passione si è sviluppata quando la mia insegnate d’italiano, dopo aver svolto l’analisi del testo, ci chiedeva di trasformare la storia in grafico e svolgevo questo tipo di incarico senza nessuna fatica; traducevo graficamente la narrazione così come gli aspetti emotivi delle persone che conosco svolgendo una traduzione istintiva. Associo figure, colori e movimenti creando grafici astratti ma riconducibili alla storia e questo modo di lavorare mi accompagna da tutta la vita; ho pensato al lavoro dedicato a Pertini con il codice universale della scrittura e trovo che una persona come lui possa essere degnamente rappresentato con le sue parole anche perchè era solito trasmettere i suoi pensieri ai giovani”.

“Sono convinto che lui non avrebbe amato un monumento statico e provava disagio nel vedersi rappresentato”, prosegue Gianni Lucchese, “ed il lavoro figurativo è complesso poichè la scultura dev’essere grossa e pesante; per questi motivi l’ho esclusa a priori. In Pertini c’erano molte parole che era solito ripetere in modo ossessivo cercando di trasmettere concetti come la giustizia sociale, la dignità dei giovani ed il sacrificarsi per un’idea, valori che lui stesso ha praticato; per questi motivi mi piace molto l’idea di aver creato un’opera con le sue parole che possono creare un’ombra e un bambino che passerà di lì le potrà leggere. Sono molto contento di questo lavoro poichè è stata una bella esperienza legata ad un personaggio importante; quando lui è diventato Presidente della Repubblica avevo 15 anni e ricordo chiaramente come fosse una persona aggregativa ed amata da tutti, anche dai suoi avversari, tanto che si recò al funerale di Almirante. Ho guardato per due mesi alcuni suoi filmati ed ho trovato un personaggio imprevedibile; sono soddisfatto di questa opera e mi è piaciuto molto realizzarla. Mentre realizzavo questo lavoro ho alimentato il rapporto con il personaggio e quest’opera è molto bella anche dal punto di vista umano; ho conosciuto tanta gente e l’architetto savonese Paolo Di Donato mi ha aiutato molto. Sono convinto che l’inaugurazione del 2 giugno unirà la città di Savona e farà rinascere questa zona della città dopo lunghi lavori; quando ho visto il bando per l’opera dedicata a Pertini ho subito deciso di partecipare poichè la commissione, composta da esperti del settore, è sinonimo di qualità e le polemiche sono nate perchè vi era un’idea pre-concetta. Ho condiviso questo lavoro con Yulia Caracciolo e con la famiglia Borsò che mi ha messo a disposizione spazi ed impianti per il taglio del metallo; il budget che avevo a disposizione era basso e loro mi hanno aiutato visto che il taglio si poteva realizzare solamente con una cura artigianale e la lamiera doveva essere tutta di un pezzo, traforata e tagliata in sei giorni facendo gestire il tutto a due operatori macchina che rallentano la pressione”.

“Penso di aver vinto il bando perchè ho proposto una scultura monumentale con un accurato ragionamento per l’inserimento; la dimensione, a mio parere, è la migliore per il luogo in cui l’opera verrà sistemata. Nella commissione che ha valutato i lavori vi erano figure abituate a valutare il dilemma opera d’arte-luogo pubblico e l’idea della non-figurazione penso sia stata accolta bene; il bando, del valore di 30.000 euro comprensivo di iva, è stato finanziato dalla Compagnia di San Paolo per 20.000 euro, da privati cittadini per 6000 euro circa e la cifra restante è stata messa dalla Fondazione De Mari. La città dev’essere contenta di questo mio lavoro e non vedo l’ora di inaugurarlo”, conclude l’artista Lucchesi.

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