Il ministro dell’Agricoltura scatena polemiche con le sue dichiarazioni sulle abitudini alimentari in Italia e negli Stati Uniti, mentre l’Italia si interroga su chi sia davvero l’equivalente di “Rosalina” nella canzone di Fabio Concato.
Nelle ultime giornate, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha acceso il dibattito con un’affermazione che ha fatto alzare più di qualche sopracciglio: “Da noi spesso i poveri mangiano meglio dei ricchi.” Un’affermazione che ha suscitato varie reazioni e che ha portato molti a chiedersi se il ministro stesse immaginando che tutti gli italiani fossero come “Rosalina”, la protagonista della celebre canzone di Fabio Concato. Ispirata ad una persona reale: «Rosalina era una compagna di giochi nella spiaggia di Viserba – ha raccontato Concato al Corriere -. Pesava 90 chili e aveva una bellezza speciale. Nonostante la ciccia era simpatica, gioviale intelligente. Si illudeva di dimagrire con la bici. Adesso però è magra».
Durante un evento al Meeting di Rimini, Lollobrigida ha cercato di spiegare le differenze tra le abitudini alimentari italiane e statunitensi. Secondo il ministro, l’Italia avrebbe un modello di educazione alimentare “interclassista”, in cui soprattutto le persone meno abbienti si rivolgono direttamente ai produttori per ottenere cibo di qualità a basso costo. “Da noi spesso i poveri mangiano meglio dei ricchi, cercando dal produttore l’acquisto a basso costo spesso comprano qualità”, ha affermato Lollobrigida.
Tuttavia, le sue parole non sono passate inosservate e sono state subito oggetto di critiche da parte di diversi esponenti dei partiti di opposizione. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha commentato sarcasticamente: “Non c’è neanche bisogno delle parodie quando c’è un governo che vive su un altro pianeta.”
Ma tornando a “Rosalina”, la figura descritta nella canzone di Fabio Concato sembra avere molti punti in comune con l’immagine che il ministro Lollobrigida ha dipinto dell’Italia. Rosalina, per Concato la “compagna di giochi nella spiaggia di Viserba”, diventa simbolo di un’Italia che sa apprezzare la semplicità e che non necessariamente associa il cibo di qualità a un prezzo elevato.
Il parallelo tra l’affermazione del ministro e la canzone di Concato potrebbe far sorridere, ma lascia spazio a riflessioni più profonde sulla realtà alimentare del paese. Il concetto di “deserti alimentari”, citato da Lollobrigida per spiegare la situazione in Italia, si basa sull’idea che nelle aree meno abbienti manchi l’accesso a cibi salutari. Ma recenti studi hanno anche indicato che la differenza nelle abitudini alimentari tra le diverse classi sociali ha radici culturali più profonde.
Le cifre non mentono: secondo un rapporto dell’ISTAT del 2020, la quota di famiglie con segnali di insicurezza alimentare è in calo, ma il divario tra le diverse regioni è in aumento. La povertà continua a rappresentare una delle cause dell’insicurezza alimentare, evidenziando come la realtà sia complessa e sfaccettata.
Sia che si tratti delle dichiarazioni del ministro Lollobrigida o della figura di “Rosalina” nella canzone di Concato, sembra che il cibo rappresenti non solo una necessità fisica, ma anche un riflesso delle dinamiche sociali e culturali dell’Italia. In un mondo in cui il cibo è spesso al centro delle nostre vite, forse è giunto il momento di guardare oltre i confini delle classi sociali e delle etichette alimentari, per scoprire cosa si nasconde davvero nel piatto degli italiani.
