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ATTUALITÀ

Ma perché i conduttori delle trasmissioni politiche non lasciano parlare?

Nelle settimane che hanno preceduto le elezioni europee, si sono moltiplicate le diverse trasmissioni concernenti la politica dei diversi partiti politici. Fatto certamente doveroso e importante dar voce a tutti i leader dei vari partiti, che si sono avvicendati nelle trasmissioni, sia sulle emittenti statali che private. In tutto questo pullulare di dibattici politici, ancora una volta, è emersa l’arroganza di quasi tutti i conduttori delle varie trasmissioni che si permettono di interrompere continuamente i leader politici mentre stanno parlano o rispondendo alle domande che vengono a loro rivolte. Alcuni conduttori, la cui posizione politica peraltro è ben nota a tutti, interrompono i loro ospiti riportando il loro parere personale su questo o su quell’altro problema, contrastando i politici che stanno parlando e, facendo tutto questo, con una certa arroganza convinti di essere i più furbi e dicendo che questo andrebbe fatto e quell’altro no! Io credo che ai telespettatori non interessi sapere come la pensa il presentatore “X” o “Y”, a loro interessa sentire parlare i leader politici indipendentemente dalle cose giuste o sbagliate che dicono e sulle quali ognuno di noi può essere d’accordo o no. Non voglio dire cognomi e nomi o indicare i titoli delle trasmissioni politiche, voglio dire invece che questi personaggi che si credono così illustri e preparati, dovrebbero farsi gli affaracci loro e lasciar parlare gli altri, senza interrompere le persone mentre stanno parlando, perché del loro parere o posizione personale, non può “fregar de meno” a nessuno. E mi stupisco anche di come i responsabili della Rai o delle tv private permettano tutto questo. Belli erano i tempi di quando, alla “Tribuna politica”, il presentatore faceva il conduttore o il moderatore senza fare il politico lui stesso, pensando di fare audience o di farsi bello davanti ai telespettatori. Ebbene di questi personaggi, io, ne ho le tasche piene.

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