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Marina di Alassio a gonfie vele – un po’ meno –

Marina di Alassio – società di gestione del porto turistico Luca Ferrari controllata dal Comune di Alassio (80% delle quote) – ha chiuso il 2018 con un utile netto di 107 mila euro, in contrazione rispetto al risultato dell’anno precedente (252 mila euro). Ad una leggera flessione dei ricavi (da 2 milioni 050 mila a 1 milione 998 mila euro) ha fatto riscontro un più sensibile incremento dei costi, passati da 1 milione 574 mila euro a 1 milione 687 mila, in parte dovuti alle maggiori spese per il personale (11 dipendenti) aumentate da 626 mila a 680 mila euro. Il consiglio di amministrazione ha proposto di distribuire gli utili agli azionisti.

M il collegio sindacale, pur non rilevando nulla di particolare nella stesura dei conti, ha raccomandato all’assemblea di non procedere alla distribuzione degli utili, decisione maturata a seguito degli incontri tenutisi con il revisore legale dei conti nominato nel novembre dello scorso anno. Il Comune di Alassio si è adeguato, anche se questo comporterà la rinuncia almeno temporanea ad oltre 80 mila euro, ma è anche andato oltre, facendo propri gli elementi evidenziati proprio nella relazione del revisore legale e conformando di conseguenza le direttive gestionali per l’anno in corso. Che sono inusualmente stringenti.

Marina di Alassio dovrà dotarsi di un sistema organizzato di controlli interni e operare un’adeguata separazione di funzioni tra i dipendenti, Inoltre dovrà avviare un organizzato procedimento contabile, con i relativi percorsi analitici da seguire, mettere in atto strumenti di programmazione di un sistema di budget e forecast, informatizzare la gestione del personale, stendere la programmazione degli obiettivi da assegnare al personale dipendente e al direttore, al fine di legarli alla corresponsione del premio di risultato. Il consiglio di amministrazione dovrà inoltre quantificare annualmente l’ammontare del fondo premio di produttività e i criteri di assegnazione di esso al personale dipendente e al direttore. Sempre per quanto riguarda i cosi del personale, sempre secondo la relazione del revisore, viene evidenziato che “non trova inoltre documentato riscontro la differenza di costo di personale tra l’esercizio 2017 e l’esercizio 2018”. Con la conclusione che il revisore legale afferma di “non essere in grado di esprimere un giudizio sul bilancio della Marina di Alassio Spa per l’esercizio 2018”. Prudenzialmente, a quel punto, non è rimasto che rinunciare al dividendo, sperando che la situazione si chiarisca in fretta. Nel frattempo sono stati nominati, con un discreto ritardo, i nuovi vertici della società.

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