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CRONACA

Monsignor Antonio Suetta fra i candidati alla diocesi di Torino

Loanese, 59 anni, vescovo di Ventimiglia-Sanremo potrebbe sostituire Cesare Nosiglia

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Il vescovo di Ventimiglia-Sanremo,  monsignor Antonio Suetta, 59 anni, per anni punto di riferimento dei giovani della diocesi di Albenga-Imperia, è fra i “papabili” alla guida della diocesi metropolitana di Torino. Suetta  sarebbe stato   inserito in una lunga lista di nomi, presentati a papa Francesco,  dei possibili successori di monsignor Cesare Nosiglia, genovese di Rossiglione, giù vescovo ausiliario di Roma e vescovo di Vicenza, che  ha rassegnato a 75 anni le dimissioni, per raggiunti limiti di età.  Papa Francesco gli ha concesso una proroga di due anni in attesa di nominare un presule di alto profilo per l’importante  diocesi torinese.  Suetta è ritenuto punto di riferimento dei cattolici conservatori, ha assunto più volte posizioni rigide su temi di attualità socio-politica, per esempio sul ddl Zan. Anche se sull’invito al Festival di Sanremo del personaggio «en travesti» Drusilla Foer ha detto: “Polemizzare mi sembrerebbe una forzatura. Non mi dà l’idea che abbia connotazione ideologica o di propaganda”.  Antonio Suetta è nato a Loano il 25 novembre 1962 , è stato ordinato sacerdote  il  4 ottobre 1986 da monsignor Alessandro Piazza. Dal 1987 al 1992 insegna religione presso il liceo classico statale di Imperia. È docente di teologia fondamentale, ecclesiologia e mariologia presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose diocesano dal 1988 al 1995. Nel 1988 si licenzia in sacra teologia con una tesi su Il carattere escatologico della domenica presso la Pontificia Università Lateranense, e nel 1990 diviene docente di sacramentaria e liturgia presso l’ Istituto superiore di scienze religiose.  Dal 1987 al 1996 è vicario parrocchiale della parrocchia di Cesio-Arzeno d’Oneglia, dal 1991 al 1994 amministratore parrocchiale della medesima parrocchia, mentre dal 1995 al 1997 è amministratore   parrocchiale, e, in seguito, parroco di Caravonica. Fra il 1992 e il 1997 è anche cappellano della casa circondariale di Imperia e concorre a fondare la cooperativa sociale “Il Cammino”, volta al reinserimento lavorativo di ex tossicodipendenti e detenuti, della quale è presidente fino al 2009. Dal 1997 al 2009 è parroco-prevosto di Borgio Verezzi e direttore della Caritas diocesana. È economo diocesano dal 2005 e, nel 2011 diviene rettore del seminario vescovile di Albenga. Nel 2009 consegue il dottorato in teologia presso il Pontificio ateneo Regina Apostolorum di Roma. Il 25 gennaio 2014 papa Francesco lo nomina vescovo di Ventimiglia-Sanremo succedendo  ad Alberto Maria Careggio  dimessosi per raggiunti limiti dì età. Dal momento della sua nomina episcopale al 15 ottobre 2014, giorno della nomina di Vittorio Francesco Viola a vescovo di Tortona, è stato l’ordinario diocesano italiano più giovane]. È delegato per tempo libero, turismo e sport della Conferenza episcopale ligure. Fra i papabili alla diocesi di Torino anche il  genovese Nicolò Anselmi, vescovo titolare di Utica e ausiliario per la diocesi di Genova, ed il vescovo di Mondovì, Egidio Miragoli. Ma non è escluso che dalla lista presentata, papa Francesco scelga, come già avvenuto in passato, un nome diverso da quello espresso dalla commissione, che ha vagliato i profili dei vescovi,  e presentato  dal Nunzio Apostolico in Italia Emil Paul Tscherrig.

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