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ATTUALITÀ

Nostra Signora della Misericordia: Festa Patronale di Savona

Cenni su alcuni significati religiosi, storici e simbolici

Dopo la sostanziale cancellazione dell’anno scorso, quest’oggi le celebrazioni per il 18 marzo si terranno in forma ridotta. Non penso esistano grosse problematiche dal punto di vista religioso, in quanto: “dove due o tre sono riuniti nel mio nome”… (Mt 18- 1-22)

Con questo articolo intendo richiamare alcuni aspetti relativi al 18 marzo. Ogni festa ha sempre momenti preparatori o di anticipazione. Nei giorni che precedono il 18 marzo la città di Savona si illumina riempiendo i balconi di “balunetti” (rimando all’articolo di Silvano Molinas al riguardo). Queste flebili luci, in fondo non rappresentano altro che le anime di noi peccatori (lo siamo tutti), precedono e fanno capire come il giorno successivo si potrà partecipare ad una luce più grande.

I savonesi sanno che la giornata del 18 marzo celebra la Madonna della Misericordia. Questa giornata richiama un evento storico. Nello stesso giorno del 1536, in un periodo in cui Savona stava perdendo la sua indipendenza contro la potente Repubblica di Genova. Nelle campagne presso Savona un contadino si stava recando nel bosco, gli apparve la Madonna sentenziando queste parole: “Misericordia e non giustizia”.

Data la situazione di guerra, la Madonna della Misericordia ha voluto sottolineare l’aspetto più umano della divinità. Esiste sia il Dio degli eserciti presente nella Bibbia, sia il Dio buono e misericordioso presente nei Vangeli, in fondo quel giudice che speriamo tutti di trovare il giorno del Giudizio Universale.

Per capire ancor meglio le parole espresse dalla Vergine, dobbiamo considerare il contesto non solo storico ma anche socio-geografico. Antonio Botta è un contadino, il quale si sta recando nel bosco per raccogliere legna. La Madonna appare presso un torrente affluente del Letimbro. In totale contrasto con il periodo di guerra, colpisce la presenta di notevoli elementi vitali e generatori di vita: l’acqua e il bosco. Antonio Botta era un contadino, non una figura più elevata, questo fa comprendere come il messaggio divino possa essere interpretato e trasmesso solo dagli umili, in quanto i contadini sono sempre a contatto con Madre Natura, l’apparizione può essere considerata il culmine del rapporto tra un contadino e il divino.

L’apparizione della Madonna a Savona può avere molti significati, a mio avviso il messaggio inviato all’allora città di Savona e di valore “eterno” è quello di tralasciare la potenza politico militare per dedicarsi a quella spirituale. In fondo, se consideriamo una prospettiva temporale più lunga, quanto è durata la Repubblica di Genova? (qualche secolo, nulla rispetto all’eternità).

Sul luogo è stato edificato un Santuario, di notevole pregio artistico, il quale è stato per secoli meta di pellegrini provenienti da tutto il mondo.

Aver avuto due anni di “sospensione” delle celebrazioni può forse riportarci a capirne meglio il significato. Essere comunità vuol dire riunirsi insieme, (penso valgano anche le moderne tecnologie informatiche), ma lo spirito deve manifestarsi nella carne. La processione, Il cammino, la sosta e la preghiera presso le cappelle lungo l’itinerario testimoniano la necessità della costanza dell’applicazione e quanto sia faticoso pensare di raggiungere la Misericordia.

 

 

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