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Pensieri poetici di fine Natale e per un Buon Anno

La Speranza nel messaggio Cristiano e negli auspici

Per finire i due giorni  del Santo Natale, in questo 2022,  e confidando di ritrovarci fra un anno per celebrare ancora la Festa Cristiana più attesa, salutiamoci con due messaggi poetici inviatici da Alfonso Licata, avvocato, magistrato, ricercatore storico appassionato della vicenda di Lancellotto Malocello, che comprende la scoperta delle Isole Canarie, e, a seguito di ciò, Presidente del Comitato promotore per le Celebrazioni del VII centenario della scoperta di Lanzarote e Isole Canarie; l’autore dei due testi è Giancarlo Scarlassara, insegnante a riposo e scrittore e poeta per diletto di Cologna Veneta (Verona). Il primo è una meditazione sul significato religioso del Natale, come evento di ricorrenza per la venuta al mondo di Cristo e per l’auspicio di rinascita della coscienza dell’uomo alla luce del Suo Insegnamento, il secondo un invito alla speranza di continuare e migliorare, che il passare degli anni non affievolisce!

  –  SOGNO DI NATALE –

Il sole ascende e il cielo si rinnova

a festa per l’evento dei Cristiani.
Il Nato Re annuncia “L’Epoca Nuova”:
Natale, festa per tutti gli umani.
Da questo evento l’uomo è alla prova,
ché i valori non restino vani.

Segno di“Eterna Bontà” il Natale.
Il suo richiamo nell’animo accende
lo spirito legato a ciò che vale.
Il Cristiano da questa data attende
un impulso saliente e più reale,
come l’esempio del “Nato” ci rende.

Il Natale ci unisca nella Pace.
Essa esige lo sforzo del coraggio
per innalzare la terra che giace
nel buio e portare il “Divino Messaggio”;
così rimanga splendente la face
dell’armonia nell’irto e umano viaggio.

Il Natale ravvivi il sentimento;
drizzi la mente dell’uomo all’ambita
luce salvifica in ogni momento.
Il Divin Nato con amore invita
ogni credente a seguire il Suo intento
per essere guidato in questa vita.

 

 – BUON ANNO –

Quando atteso il nuovo anno si fa avanti
ognuno in una vita nuova spera.
Già l’ombra di ieri pare di altra sfera
e i punti oscuri si fanno  distanti.

La sorte e il dopo vivono da amanti;
chi scruta il cielo, dove prima c’era
il nembo, vede il rosso della sera
e l’aria si empie di pensieri erranti.

L’uomo si specchia nella primavera;
simile ai fiori cede al gelo, fino
al calore del sole in cui ama e spera.

Ogni aurora conforti il suo mattino;
il creato gli doni allegria vera,
compagna e amica nell’erto viaggio.

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