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Presentata la mostra “Incanti Russi”

Fino al 4 dicembre nella cornice dell’Albergo dei Poveri, negli spazi recentemente ristrutturati grazie alle sovvenzioni di Regione Liguria e ASP Emanuele Brignole, sarà possibile apprezzare una collezione di ben 23 dipinti realizzati nell’arco di un ventennio (dal 1999 al 2019) dagli studenti dei corsi dell’accademia di Il’jà Glazunov, artista sovietico che tanto si è adoperato per riportare la scuola d’Arte di Mosca agli antichi fasti dell’Ottocento e dei primi anni Venti del Novecento.

“Ringrazio gli artisti, la console russa e la responsabile dell’Albergo dei Poveri dicendo che questa è un’importante occasione per far conoscere Genova agli artisti russi”, dichiara l’assessore al turismo del comune di Genova Laura Gaggero, “e a causa della pandemia abbiamo avuto pochi turisti provenienti dalla Russia ma stiamo avendo una ripresa. Abbiamo concesso volentieri il patrocinio alla mostra poichè la bellezza unisce gli artisti e l’arte a Genova”.

Stessa soddisfazione da parte della Sovrintendente dell’Albergo dei Poveri Annamaria De Marini :”Questa è una pagina importante per l’Albergo dei Poveri; la struttura, nata per ospitare i soggetti bisognosi, è diventata un ospizio ed in seguito ha visto la presenza dell’università ma sono convinta che deve essere vissuto da tutta la città affittando spazi ai privati. Il corridoio della sezione maschile è stato restaurato con i fondi della regione ed è diventato un museo mentre la libreria Feltrinelli presenta qui i libri più importanti; questa è la prima mostra ospitata presso l’Albergo dei Poveri ed è stato possibile realizzarla grazie alla collaborazione con il consolato russo”.

“La struttura ha subito grandi cambiamenti e ringrazio la squadra che li ha attuati”, afferma il commissario straordinario di Asp Emanuele Brignole Marco Sinesi, “ma questa è la prima vera mostra che viene realizzata presso l’Albergo dei Poveri. La qualità delle opere è elevata e l’edificio fa risaltare i lavori esposti; nel futuro sono previsti grandi lavori come, ad esempio, il restauro dell’oratorio degli uomini il prossimo anno e finanziato dalla Fondazione della Compagnia di San Paolo senza dimenticare lo spazio verde della Villetta Carbonara per cui abbiamo vinto un bando da 10 milioni del MIUR. La nostra missione più importante è quella di rendere la struttura sempre più viva e restituirla alla città”.

“Genova e la Russia sono molto legate”, sottolinea la console Maria Vedrinskaya, “sviluppando diversi settori tra cui l’arte, il turismo e la cultura senza dimenticare il Festival Russo-Italiano. La mostra “Incanti Russi” è per noi molto importante e siamo onorati di poter portare qui le opere degli studenti dell’Accademia di Belle Arti; mi sento in dovere di ringraziare la regione Liguria, il comune di Genova, lo staff dell’Albergo dei Poveri e l’assessore Gaggero”.

“Ringrazio la regione Liguria, il consolato russo e tutti coloro che hanno collaborato dicendo che è difficile realizzare una mostra spostando le opere all’estero ma siamo riusciti ad allestire questa esposizione”, evidenzia il rettore dell’Accademia di Belle Arti di Mosca, “e la sala in cui sono stati posizionati i lavori è molto bella. Sono orgoglioso di questi dipinti ed il rapporto culturale tra Genova è la Russia è notevole; i nostri studenti, conclusa l’accademia, possono fare tutto cosa vogliono ma prediligono solitamente la scena storica. La scuola classica è molto importante e vogliamo far vedere alla città di Genova i nostri lavori”.

“L’evento ha in sè una sorta di scambio culturale per cui abbiamo già sottoscritto accordi tra le nostre realtà e l’Albergo dei Poveri è una bella struttura che torna a vivere; ringrazio tutti coloro che hanno creduto alla vocazione turistica dell’edificio ricordando l’importanza del restauro. Ringrazio inoltre l’Accademia di Belle Arti di Mosca che ha creduto in Genova; la mostra ha in sè una sfida di modernizzazione e spero che i nostri studenti dell’Accademia di Belle Arti possano avere spunti per i loro lavori”, conclude l’assessore regionale Ilaria Cavo.

 

La visita alla mostra è possibile seguendo le norme in materia di prevenzione per il contagio da Covid-19.

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