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ATTUALITÀ

Quei 55 giorni che cambiarono la nostra vita

Sono passati quarantaquattro anni dalla morte di Aldo Moro ma per chi c’era in quel tempo il ricordo di quell’evento rimane ancora scolpito nella memoria. Altri, in questo e altri siti, oggi ricorderanno la figura dello Statista,augurandoci che le nuove generazioni siano informate di quei fatti. Qui, prendendo proprio spunto da quanto sta avvenendo nel nostro Paese con il conflitto Russia-Ucraina ci soffermiamo su come l’informazione raccontò all’opinione pubblica italiana quei giorni e facendolo scopriremo davvero che eravamo in un’altra era, non per quella meno divisiva. Il racconto parte da quel 16 marzo 1978, un giovedì mattina alle 10 quando in via Fabio a Roma un commando armato delle Br rapisce l’onorevole Moro uccidendo gli uomini della sua scorta. La TV,  sembra strano ma era così, iniziava le trasmissioni alle 12,30 per chiuderle alle 14 e riprendere alle 17. C’erano due canali RAI, che dalla riforma del 1976, erano stati divisi per orientamento politico come i TG. Il Tg1 detto cattolico e saldamente in mano alla DC, il Tg2 laico, con orientamento a sinistra, diventando poi nell’80 il bollettino socialista. Va detto,e invitiamo i lettori a farlo servendosi di YouTube e altri mezzi,che erano due signori telegiornali,  di altissima qualità. Il 16 marzo 1978 Tg1 e Tg2, che erano in feroce concorrenza,  aprono le trasmissioni alle 10. Il Tg1 condotto da Bruno Vespa, manda in onda un pezzo rimasto nella storia del giornalismo, un servizio di Paolo Frajese che accompagnato da una telecamera a mano riprende i corpi stesi per terra della scorta,un pezzo agghiacciante e ancora cult. Il Tg2 condotto da Giancarlo  Saltamassi   ( che racconterà poi nel 1981 il dramma di Alfredino)  fa praticamente lo stesso, con diverse interviste alla Camera dove, va ricordato  quel giorno Moro doveva presentare il nuovo governo, quello con l’astensione del Pci. Quello che notiamo, 44 anni dopo, è  che quel giorno terminate le edizioni normali dei TG la TV osservò la sua pausa fino alle 17 non avendo altro da dire. Oggi saremmo stati tempestati da maratone, talk show e altro dove tutti parlano non essendo a conoscenza dei fatti. Ecco la grande TV di ieri, essenziale, scarna, senza enfasi e voglia di mettere ansia. Quel giorno andò in onda la tappa della Tirreno-Adriatico e la TV dei Ragazzi e del rapimento Moro si parlò  poi nei TG della sera che ovviamente sforarono. Il 18 marzo, giorno dei funerali degli Agenti di Scorta, scoppia il caso di Raffaella Carra’ che aveva registrato la prima puntata  di Ma che sera e che i dirigenti RAI vollero mandare in onda, per dare un clima di serenità al Paese. La Raffa si oppose ma poi lo show andò in onda. Il 9 maggio del 1978 furono  Bruno Vespa sul Tg1 e Italo Moretti sul Tg2 a dare la notizia del ritrovamento del corpo di Moro. I due TG trasmisero fino a notte tarda e fu quella, scoperta della Luna a parte nel 1969, la prima vera maratona televisiva.

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