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” Qui si mangia genuino, non insetti”: una gastronomia espone un avviso

La gente del posto passa e poi si sofferma sul cartello esposto fuori dalla vetrina di una negoziante di Viale Martiri,titolare di una nota gastronomia.  E’un cartello che suona minaccioso  per tutti coloro che avessero intenzione di ordinare qualcosa di “strano”, tipo cibo a basi di insetti e nello stesso rassicurante per coloro che amano la cucina tradizionale. Ma certo in ogni caso riesce a far discutere e per un sondaggio fatto al volo va detto che gli amanti del cibo classico vantano di una maggioranza che in politica sarebbe definita bulgara: ” Guardi, sembrerà una stupidaggine-afferma Angela Fantuso, casalinga- ma sa che questo cartello mi ha rassicurato. Oggi sono in tanti a volere proporre cibo a dir poco strano, ed è giusto invece che si dica chiaro che in certi posti si rifiuta quel genere che ora sembra essere di moda”. Teresa Aveta, che è titolare da un anno del negozio non ha peli sulla lingua” Nel cartello-afferma- ho voluto sottolineare come il cibo di eccellenza sia quello italiano, con i prodotti tipici di ogni regione. Questa è la nostra cucina, non quella, tra l’altro nociva, del cibarsi di insetti, roba da sesto mondo. Ma con tutte le delizie del nostro cibo dovevamo proprio prendere dall’estero certi esempi?”. Certo qualcuno annuisce, della serie perché non provare un’alternativa,mentre un signore anziano con un quotidiano di oggi ci informa che questo cibo strano potrebbe aprire la porta a nuove malattie. E così Albenga si divide e chissà che dopo essere stata laboratorio politico ora non diventi anche sede per un referendum sulle nuove tendenze del cibo.

Nella foto il cartello esposto dalla negoziante di viale Martiri

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