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Sacrario di Cima Grappa, onorare il ricordo di questi Caduti e rinnovare l’impegno contro ogni forma di violenza

Nei 5 gradoni del Sacrario di Cima Grappa, settore italiano, riposano oltre 12.600 connazionali e nei 2 gironi di quello austro-ungarico più di 10.200 combattenti di quello schieramento; presenti alla Tradizionale Cerimonia annuale di Cima Grappa il Sottosegretario alla Difesa Stefania Pucciarelli ed il Generale Francesco Paolo Figliuolo.

“Ciò che rende unica questa cerimonia è lo speciale orizzonte internazionale, che ogni anno commemora trasversalmente i Caduti della Grande Guerra abbracciando con Essi tutti quelli di ogni tempo, non solo italiani”, dichiara il Sottosegretario alla Difesa Stefania Pucciarelli, “ma quello che colpisce oggi il nostro sguardo è un’area monumentale ospitante le spoglie di Caduti italiani e austro-ungarici nei rispettivi cimiteri di guerra, collegati tra loro dalla “Via Eroica”.

“Nei 5 gradoni di quello italiano riposano oltre 12.600 connazionali e nei 2 gironi di quello austro-ungarico più di 10.200 combattenti di quello schieramento; per lo più ignoti da entrambe le parti”, prosegue Stefania Pucciarelli, “e vedere oggi insieme in questo sacrario rappresentanti delle Nazioni allora contrapposte in armi, è il miglior messaggio che possiamo idealmente offrire ai Caduti di queste cime e di qualsiasi luogo e momento storico. Ricordare oggi anche il tema delle celebrazioni del centenario del Milite Ignoto italiano significa richiamare il monito e rafforzare la spinta affinché l’Europa continui sul cammino di cooperazione e solidarietà che l’ha vista rinascere e progredire, e che la vede oggi agire con autorevolezza in campo internazionale per la stabilità e la concordia”.

“L’auspicio è quindi di onorare il ricordo di questi Caduti proseguendo insieme, noi italiani, noi europei e nel più ampio consesso dell’intera comunità internazionale, l’impegno contro ogni forma di violenza, estremismo e terrorismo, per affermare e difendere con forza i valori di libertà, eguaglianza, democrazia, senza cedere mai a chi predica e pratica la cultura della morte contro la vita delle persone e la libertà dei popoli”, conclude il Sottosegretario alla Difesa.

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