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Seconda Categoria: la parola ad Alessandro Bagnasco, centrocampista del Cengio

Il Cengio è senza dubbio una delle realtà, tra quelle che partecipano alla Seconda Categoria, da seguire con maggiore attenzione. Il progetto giovani varato dalla società e da mister Bagnasco in estate sta fruttando: il Cengio si trova a quattro punti dalla vetta e in piena zona play off. Alessandro Bagnasco ci parla del presente e del futuro della squadra granata:

23 punti, solo 4 lunghezze dalla testa della classifica, bilancio positivo o vi aspettavate di avere meno squadre davanti?

“Il bilancio è positivo, le squadre davanti hanno dichiarato di voler vincere mentre noi siamo partiti a fari spenti. Tuttavia, è ovvio che l’appetito vien mangiando e c’è voglia di lottare per i primi posti e di credere all’obiettivo play off. Siamo solo al primo anno del progetto giovani, stiamo esprimendo un bel gioco anche se abbiamo perso qualche punto per strada. Dobbiamo essere ambiziosi, lo dobbiamo alla società e giocare per la vetta è senza dubbio più stimolante”.

Siete una squadra estremamente giovane, con qualche elemento di esperienza, questo, a dispetto di molti che parlano spesso dell’importanza dell’esperienza, può essere un vantaggio?

“L’ età media bassa ha dei pro e dei contro. Da una parte un gruppo di giovane che si conosce da tempo o perché ci siamo incontrati spesso come avversari o perché abbiamo giocato insieme è un fattore positivo, siamo sfrontati e abbiamo voglia di imparare. A volte, però, ci manca esperienza, non è facile giocare contro giocatori più esperti come Mignone del Plodio o Basso e Salvatico dell’Olimpia Carcarese che hanno giocato a più alti livelli e per più anni. Giocatori che fanno valere questa esperienza e in Seconda Categoria questo è importante”

Delle quattro squadre in testa, quale ti ha impressionato di più?

“Anche se ci abbiamo giocato solo una volta, direi il Sassello, hanno giocato un calcio di ripartenza e contropoedie e ci hanno colto alla sprovvista su un campo difficile e pesante. Penso anche che il parco offensivo dell Aurora sia di categoria superiore “.




Michael Traman 

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