Please assign a menu to the primary menu location under menu

Archivi

ATTUALITÀ

Sotto l’ombra Del chinotto – La sostanza delle cose

E’ partito il nuovo anno ma in casa Savona i problemi sembra che non debbano mai finire.Tanti come sempre i fatti che si susseguono e che inevitabilmente rischiano ti portare l’attenzione al di fuori del recinto di gioco. Prima le partenze in massa di giocatori tra i più rappresentativi a ridosso della chiusura del mercato dei dilettanti ( da Rossini a Tripoli già in forza alla Lavagnese, passando per Vita, Paoluzzi, Mehic, Lo Nigro, Buratto, Amabile, Marchio, per arrivare all’ultimo Castellana). Poi la fortunatamente risolta (almeno pare) questione della rateizzazione del debito con l’Ufficio delle Entrate e la tanto auspicata approvazione del Bilancio. D’attualità la diatriba relativa all’utilizzo degli impianti sportivi con la ripresa degli allenamenti sul sintetico del “Santuario” anche per lasciare spazio al Bacigalupo al settore giovanile sfrattato dal Picasso di Quiliano per inadempienze. Questo clima sempre più tempestoso è probabile che abbia un riflesso negativo anche sul rendimento della squadra ma ritengo che sia giusto cercare di analizzare quanto è avvenuto nella gara persa con il Serravezza al di là del contesto generale di turbolenza sopra descritto. Ci sarà certamente un probabile confronto diretto tra staff tecnico e gruppo giocatori, in vista della delicatissima sfida di domenica prossima al “Pedroli” di Verbania, un match che, inutile negarlo, ha già, dopo il tonfo della “manita”, il sapore di uno scontro salvezza. E sì, perchè di questo bisognerà preoccuparsi da adesso in avanti. I cinque gol subiti tra le mura amiche, fatta la tara con le assenze di Albani e Obodo nel mezzo e la giornata storta di un Vettorel a disagio controsole, hanno deluso, umiliato e sorpreso davvero sia i tifosi che gli addetti ai lavori. Il team dell’istrione De Paola si è  ripresentato al cospetto del nuovo corso 2020 quasi irriconoscibile sia come condizione mentale (non era mai successo pur perdendo) ma soprattutto come caratura. Nella “sostanza” : impalpabile a livello offensivo, semi inesistente a centrocampo ( Disabato ci ha provato, gol compreso, ma Lazzaretti ed il neo acquisto Stronati si sono dimostrati molto al di sotto delle aspettative) e disastroso in fase difensiva.Se non arriveranno rinforzi adeguati specialmente in attacco ( senza una punta centrale forte si fa la fine del Ghiviborgo dopo aver ceduto il capocannoniere Lucatti al Seregno) credo seriamente che, come ha dimostrato la “passata” appena incassata, i sogni di gloria debbano essere rimandati alla prossima annata. Passando alle note di natura tattica (visto che le partite non si vincono solo con l’atteggiamento giusto) non mi hanno convinto l’impiego del “rientrante” Andrea Venneri come terzino destro così come sono affiorati i limiti di Brignone ( più ala o mezzapunta che esterno basso) a sinistra poichè si è trovato ad incrociare non un giovane ma un punteros ben più strutturato come Buongiorni che lo ha fatto a fette.Così come, per passo e gamba, 2 dei 3 centrocampisti disposti nel triangolo di mediana del 4 – 3 – 3 finora utilizzato che andrebbe ripensato in previsione dei futuri impegni, specie in trasferta.Il Savona seppur affrontando organici forti  (Sanremese, Chieri, Prato e Serravezza) ha raccolto un punticino sui 12 a disposizione e pertanto farebbe bene a cercare di fare la partita sull’avversario (il Torino di Mazzarri a Roma insegna) più che ad inseguire una propria identità propositiva non avendone i mezzi e le qualità. Il mister proverà, conoscendone la tempra, a voltare rapidamente pagina, magari facendo di necessità virtù e perchè no, magari ripartendo dagli spunti offerti dalla mia sostanziale, stimolante e nel proposito costruttiva analisi.

Rispondi