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ATTUALITÀREGIONE

Staglieno, restaurate le tombe dei Vigili del Fuoco morti nell’incidente del 6 settembre 1948

Grande partecipazione al cimitero monumentale di Staglieno per la cerimonia di commemorazione dei vigili del fuoco genovesi morti in un incidente stradale durante un servizio nel 1948; grazie alla volontà dell’Associazione Nazionale dei Vigili del Fuoco, e al supporto di Asef, l’azienda partecipata comunale che si occupa dei servizi funebri, le tombe di Giuseppe Beccuti, Giuseppe Magioncalda, Amilcare Mione, Mario Poggi, (Francesco De Nicolai venne tumulato altrove) sono state restaurate.

Era il primo pomeriggio del 6 settembre 1948. I vigili del fuoco Giuseppe Beccuti, 41 anni, Giuseppe Magioncalda, 22, Amilcare Mione, 37, Mario Poggi, 34, si trovavano a bordo di un mezzo di soccorso insieme a cinque colleghi; poco prima, erano partiti da Genova per raggiungere le zone alluvionate intorno ad Asti. I torrenti esondati avevano già causato devastazione, morti, feriti. Mentre percorrevano l’allora strada camionale, a Busalla, scoppiò uno pneumatico anteriore del camion, l’autista perse il controllo del mezzo che rovinò in fondo ad una scarpata. I quattro persero la vita sul colpo, insieme al vice brigadiere Francesco De Nicolai, 41 anni. Solo in quattro sopravvissero al tragico incidente.

“Questa commemorazione è importante perchè i ragazzi sono morti facendo il proprio dovere”, dichiara il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Genova Vincenzo Lotito, “e ringrazio il Cardinale Bagnasco per essere qui. E’importante mantenere vivo cosa siamo e noi siamo figli delle nostre storie; i caduti sono stati cinque e vogliamo anche onorare il quinto che non è sepolto qui. Il nostro corpo è della gente per la gente e lavoriamo per la collettività; tutti noi siamo professionisti con un importante spirito di corpo”.

Parole simili da parte del vicesindaco di Genova Massimo Nicolò :”L’amministrazione è da sempre vicina ai Vigili del Fuoco ed oggi onoriamo quattro giovani che hanno dato la vita per la collettività; ringrazio tutti gli appartenenti al corpo per cosa fanno ogni giorno per noi”.

“Ho un legame speciale con i Vigili del Fuoco visto che da piccolo vivevo vicino alla loro caserma ed ogni volta che vedevo uscire un camion era motivo di curiosità”, afferma il Cardinale Angelo Bagnasco, “ma anche coraggio e forza nell’affrontare i pericoli senza dimenticare lo spirito di squadra che il corpo ritrova nelle difficoltà. La passione e lo spirito di queste persone sono valori importanti per tutti noi e diventano fondamentali per la creazione di una società migliore; l’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco ha sistemato questo sacrario e ne sono contento perchè prendersi cura delle tombe è un importante segno di continuità che fa vivere il presente. Tutto questo è un atto di spirito che non dobbiamo mai dimenticare e tenere in ordine le sepolture è un bellissimo valore spirituale”.

“La nostra realtà lavora spesso con i Vigili del Fuoco, io ne ho fatto parte e voglio dire che onorare questi caduti è molto importante”, conclude Maurizio Barabino, amministratore unico di Asef.

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