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STORIA DEL GIUBILEO TRA FEDE E PAURA

Da sempre la paura di non arrivare al premio eterno è forte.
Il Giubileo vuol dire anche riacquistare la dignità battesimale, alleggerirsi del peso del peccato già in terra per aspirare all’eternità, un diritto di accesso al Paradiso.
Nel 1300 regnava il terrore: angoscia di non poter salvare l’anima, Gerusalemme occupata dai musulmani, alla quale i pellegrini non potevano accedere. Papa Bonifacio VIII (criticato da Dante) in risposta indisse il Giubileo in una Roma ricca di reliquie, quali la Veronica e i resti dei Santi Pietro e Paolo, per farla diventare la capitale sacra d’Europa. La Veronica probabilmente non era la tela originale che riportava l’effigie di Cristo sul Golgota, ma un dipinto Bizantino. Reliquie tutte distrutte dai Lanzichenecchi durante il sacco di Roma del 1527.
La Porta Santa invece fu inventata da Papa Alessandro VI, ovvero Rodrigo Borgia, poco in odore di santità ma certamente bravo in marketing. Egli rispolverò una leggenda in cui si narrava che in S.Pietro esistesse una passaggio attraverso il quale era facile accedere al Paradiso, in particolari occasioni e con indulgenze speciali. Da un’indagine statistica emerge che la partecipazione ai Giubilei fosse più al maschile, le donne erano assorbite da impegni familiari e non potevano permettersi lunghi viaggi. La partecipazione femminile migliorerà con la velocizzazione dei trasporti.
Il Giubileo del 2000 ha avuto una partecipazione grandiosa.
Quest’anno all’apertura della Porta Santa i giornali romani, delusi dalla scarsa presenza di pellegrini all’apertura (pare fossero presenti solo 50.000 persone) obiettavano: “o si è persa la fiducia nel condono dei peccati o è stata la paura”.
Ad alcuni pellegrini presenti è sembrato di buon auspicio l’apparizione di un raggio di sole il giorno 8 dicembre, all’apertura della Porta Santa ed hanno replicato “Il Signore vede e provvede, stenderà la Sua mano per proteggere lo svolgersi dell’Anno Santo.
Se “vox populi vox Dei”, giustamente Papa Francesco ha detto “non abbiate paura, non dobbiamo aver paura”. Forse la paura di atti terroristici può aver inciso, ma certamente un’importante innovazione è stata apportata da papa Francesco cambiando le regole in occasione dell’anno Santo Con la porta Santa della Misericordia in ogni città e quindi non è più necessario fare grandi viaggi.
Si è inoltre sottolineata l’importanza della ricerca di una conversione in terra per meritare poi il premio in Paradiso: perdonando e facendosi perdonare (più meritevole aiutare una persona in difficoltà che un giro al supermercato). Altra novità: l’abolizione del piccone, era pericoloso e qualche Papa ha rischiato con la caduta dei calcinacci.
Anche se quest’anno il Papa, anzi i Papi, hanno spinto con fatica il pesante portone.

Pino Rosso

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