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Transizione Energetica al Buio? Causa, mitigazioni e rimedi

Diversificazione è la parola d’ordine, ma arrivare all’indipendenza dal gas russo è oggettivamente complesso, se si ha fretta; se n’è parlato al Palazzo della Borsa di Genova con il convegno “Transizione energetica al buio?, appuntamento di dialogo e confronto organizzato dall’assessorato allo Sviluppo economico della Regione Liguria per affrontare il tema della crisi energetica, cercando, con esperti del settore, di capire quali strumenti di mitigazione possano rivelarsi necessari per limitarne gli effetti.

“Il tema dell’energia è molto importante anche per l’attuale situazione internazionale e quest’onda viene da lontano ma il conflitto in Ucraina ha fatto precipitare tutto”, dichiara l’assessore regionale allo sviluppo economico Andrea Benveduti, “ed è necessario fare un focus con la regione facendo un ripensamento pensando alle strade che possono aiutare l’ambiente. La regione deve lavorare bene e promuovere l’autoconsumo per la sostenibilità; non sono convinto dell’idea di tornare al carbone e quello del nucleare moderno è un tema importante ma bisogna approfondirlo restando pragmatici. Vi sono problemi legati alle autorizzazioni per le nuove energie e si potrebbe creare un’associazioni tra consumatori che sono, tutti o in parte, produttori; è fondamentale tenere la produzione ed il consumo bilanciati senza dimenticare il sostegno alle famiglie per il caro-bollette”.

Parole simili da parte di Gianni Armandi, ceo di Iren :”Serve un’alternativa al gas russo ma le energie rinnovabili ed efficienti devono essere sviluppate; il gas proveniente dall’Algeria non basta e le aziende non riescono a lavorare con i prezzi dell’energia alti. La competizione è dura ed il carbone può sostituire una parte del gas mentre le centrali operative possono sostituirsi al gas; le aziende comprano il gas e lo trasferiscono ed i nostri clienti hanno avuto uno sconto del 30% sul costo dell’energia”.

“I prezzi dell’energia sono alti ed occorre risolvere il problema investendo nelle rinnovabili”, commenta Salvatore Pinto di Axpo, “e l’Italia dà sempre il meglio nelle emergenze. Mancano le pianificazioni ma sono sicuro che non avremo il problema della mancanza di fonti di energia nonostante la dipendenza dall’estero; con le nuove tecnologia riprendiamo in mano il nostro futuro”.

“Il problema energetico è molto sentito dalle aziende”, afferma Maurizio Caviglia della Camera di Commercio di Genova, “perchè riducono la loro capacità produttiva. Serve aiuto da parte delle istituzioni ma occorre lavorare per risolvere il problema; l’altalena dei prezzi è importante ed accogliamo le richieste di aiuto delle aziende ma è fondamentale studiare alcune soluzioni”.

“La situazione è seria e spero che possa cambiare qualcosa”, sottolinea il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, “ma servono soluzioni pronte. Le piccole e medie imprese soffrono per il caro energia mentre le realtà più grandi hanno piani tariffari che prevedono il prezzo fisso; bisogna fare scelte difficili e gli investimenti per le energie rinnovabili sono fondamentali ma occorre avere una burocrazia più veloce”.

“La situazione deve essere gestita ma occorrono più sorgenti per le materie prime; tutto ciò è un problema ma non dobbiamo tornare indietro per quanto riguarda l’ecosostenibilità. Non condivido la scelta di tornare al carbone perchè le fonti ecosostenibili ci fanno crescere; abbiamo un progetto per cui nel 2025 tutti i mezzi pubblici saranno decarbonizzati così come il porto. Lo skymetro che funzionerà con energia verde è un importante progetto pilota che vedrà presto la luce”, conclude il sindaco di Genova Marco Bucci.

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