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VICEVERSA ASD, Storia di un’associazione Sportiva particolare che merita di essere conosciuta!

C’è una realtà bella da raccontare e far conoscere, che fa parte del nostro territorio, la Liguria, più precisamente a Loano. Una realtà che ho potuto conoscere da vicino, qualche giorno fa, durante la presentazione di un libro. Si tratta della neo nata associazione Viceversa ASD che promuove un progetto chiamato “I CANTIERI DELL’INCLUSIONE”. Un progetto prettamente sportivo, educativo, riabilitativo, indirizzato a ragazzi diversamente abili ultra quattordicenni del territorio con lo scopo dell’inclusione, appunto, della disabilità intellettiva attraverso lo sport e l’opportunità di trovare nuovi punti di forza per rafforzare l’autostima degli atleti. Le discipline sono molteplici, dalla pallavolo unificata, dove partners e atleti si allenano insieme per la partecipazione ai giochi nazionali estivi di Special Olympics con Viola e Michela, al Young Athletes Program in cui i bambini compresi tra i 5 e gli 11 anni verranno coinvolti in attività che svilupperanno capacità motorie e coordinative con la collaborazione della Dott.ssa Giulia Moreno, il Nuoto in piscina e in acque libere per la partecipazione ad eventi nazionali Special Olympics con Davide ed Alessandro, fino alla Corsa con racchette da neve on the beach e persino interventi assistiti con animali, attraverso Pet Therapy , momenti ludico creativi con la collaborazione di Martina. Quest’associazione opera sul territorio Loanese ed Albenganese, è una realtà che ho potuto conoscere da vicino, molto coesa e piena di progetti entusiasmanti. Il messaggio è proprio quello di dare possibilità anche a chi ha disabilità di partecipare a progetti sportivi e non solo. Da non dimenticare la partecipazione al bando “Agricoltura Sociale 2019”, poco tempo fa, che mirava al progetto della coltivazione da parte appunto di questi ragazzi di piante aromatiche ed officinali, sostenuti anche da Confagricoltura Liguria. Questa villa storica, per cui in passato sono stati finanziati 900.000.000 € per rimetterla a posto ora è sistemata al piano terreno ed è un’eccellenza per le sue caratteristiche innovative. La volontà sarebbe quella di creare una struttura che faccia da sede per tutta la comunità, e che riesca ad offrire ospitalità nei fine settimana, o brevi periodi per agevolare il distacco graduale del disabile dalla famiglia. La bella notizia è che il progetto, su 90 presentati a stesura nazionale, è arrivato secondo, con 1877 voti. Non essendo però una struttura “agricola”, è stato contestato il premio, ma l’associazione, caldeggiando i principi del progetto, forte del messaggio che vuole trasmettere, e delle altresì buone intenzioni è riuscita a far capire ai banditori del coltiviamo agricoltura sociale la totale buona fede e per questo è al vaglio (positivo) la riscossione del premio, (se non tutto almeno in parte) per finanziare il progetto. Credo meritino attenzione certi tipi di iniziative, sia per la solidarietà, sia per l’impegno, che era davvero palpabile durante la presentazione alla quale ho assistito e in cui, tantissimi ragazzi facenti parte dell’associazione ADSO di Savona ( Associazione Down Savona Onlus) hanno preso parte attivamente. Realtà bellissime che meritano di essere messe in vetrina.

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