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ATTUALITÀ

Dalle banchine alle panchine

Prima che qualche altro “osservatorio”, come abbiamo più di una volta constatato, non proclami il contrario, pubblichiamo due dati,non molto positivi, riguardo all’economia savonese, in due settori fondamentali di essa ovvero l’attività portuale ed il turismo; per quanto concerne il calo di visitatori tedeschi fra gennaio e maggio, sarebbe bene ricordare che, in quei mesi, si va dall’inverno alla primavera e, tra l’altro, quest’ anno maggio è stato abbastanza capriccioso e, per quanto si cerchi di dimostrare, ricorrendo anche alla teoria, vera o presunta, forse più presunta, del riscalmento globale, che l’inverno da noi non c’ è; ebbene l’inverno c’è, non fosse altro per la durata delle ore di luce solare, pertanto non sarebbe stagione di turismo; tutto quello che arriva è di più! In ogni caso, di seguito, i numeri di “magro!

Terra:

E’ stato il rallentamento dell’“automotive” a penalizzare l’export savonese nei primi tre mesi del 2019. E’ quanto emerge dalle elaborazioni dell’Ufficio Studi di Savona della Camera di Commercio sui dati (provvisori) diffusi dall’Istat relativi agli scambi commerciali tra gennaio e marzo. Il dato complessivo delle vendite all’estero (381 milioni di euro in valore) è in calo del 6,7% rispetto ai 408 milioni del primo trimestre 2018.

La flessione (-27 milioni di euro) è principalmente dovuta alle minori esportazioni di veicoli e loro componenti, scese da 38 milioni a 19,7 (-49,6%) e di prodotti chimici, in diminuzione da 191 a 184 milioni di euro (-3,4%). Anche le vendite di apparecchiature elettriche hanno registrato un trend negativo, passando da 19,1 a 17,2 milioni (-9,9%), mentre un calo marginale ha interessato i prodotti alimentari (da 7,6 a 7,4 milioni di euro).

In controtendenza, e con aumenti a doppia cifra, l’export di articoli in gomma e plastica, cresciuti da 11,9 a 14,5 milioni di euro (+21,8%) e i prodotti della lavorazione di minerali non metallici, passati da 11,3 a 13,6 milioni (+20,7%). Soddisfacenti anche le vendite all’estero di coke e prodotti petroliferi raffinati (da 49,4 a 53 milioni di euro, +7,2%) e andamento positivo anche per le produzioni agricole, salite da 32,8 a 33,3 milioni di euro (+1,5%).

Da rilevare che sul totale delle esportazioni liguri del primo trimestre 2019, la provincia di Savona ha inciso per il 23%, alle spalle di Genova (49%) e davanti alla Spezia (11%) e Imperia (7%); quanto alle importazioni, Savona (958 milioni tra gennaio e marzo) rappresenta il 38% dell’intera Liguria, preceduta da Genova con il 49% e seguita dalla Spezia con il 10% e Imperia con il 3%. L’import è costituito soprattutto da acquisti di petrolio greggio.

Aria:

Tra gennaio e maggio, secondo i dati ancora provvisori resi noti dall’Osservatorio Turistico Regionale, le strutture ricettive della provincia di Savona hanno perso 104 mila presenze rispetto ai primi cinque mesi del 2018, e di queste 64 mila sono costituite da minori pernottamenti di turisti tedeschi, che hanno registrato un crollo percentuale del 34% (124 mila presenze nel 2019 rispetto alle 188 mila dello scorso anno). In generale la flessione del turismo straniero ha toccato il 19,9% non andando oltre le 310 mila presenze (77 mila in meno nei cinque mesi) mentre il dato degli italiani è sensibilmente migliore, con 1.011 mila presenze (27 mila in meno) pari al -2,6%. Complessivamente i pernottamenti negli esercizi alberghieri ed extra-alberghieri savonesi dall’inizio dell’anno sono stati 1 milione 321 mila, con un calo del 7,3%.

Tra le altre correnti turistiche straniere, da sottolineare anche il calo degli olandesi (-23,8%) e degli svizzeri (-14,9%), mentre i francesi hanno limitato il calo all’1,7% e, in controtendenza, i turisti austriaci sono cresciuti del 9,9% (18 mila presenze). Va anche osservato che la clientela proveniente dalla Germania ha anche deluso gli operatori turistici delle altre province liguri: Genova -25,8%, Imperia -24,4% e La Spezia -26,7%.

Un maggio da brividi ha mandato in rosso anche i bilanci turistici delle altre province liguri. A livello regionale la diminuzione nei cinque mesi è stata pari al 5,6% con Genova allo stesso livello di Savona (-7,3%), La Spezia a -6,0% e la sola Imperia stazionaria (-0,1%). Ma è stato soprattutto maggio a determinare il trend negativo, con il -19,6% registrato nel Savonese, -17,8% nello Spezzino, -14,2% in provincia di Genova e -7,8% a Imperia, con il dato regionale fissato ad un impietoso -15,5%.

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