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CRONACA

Domani i funerali di Settimio Pagnini

PAGNINI SETTIMIO

Si svolgeranno domani mattina alle 10,30 nella cattedrale del Duomo di Savona i funerali di Settimio Pagnini, uno degli allenatori più amati della pallacanesto italiana. Allenatore benemerito d’Eccellenza, è stato insignito della Stella d’Oro al merito sportivo del Coni nel 1995. Ha guidato la Nazionale A femminile in 44 gare. Ha vinto la medaglia di bronzo con le azzurre all’Europeo di Cagliari nel 1974 e ha partecipato al Campionato del Mondo in Colombia nel 1975, dove l’Italia era arrivata quarta. Mabel Bocchi era la capitana di quella grande Nazionale.
Ha collaborato, a titolo diverso, con il settore squadre Nazionali fino al 2000 vincendo altre due medaglie di bronzo da capo allenatore con le Nazionale giovanili: all’Europeo 1973 con le Juniores a Sanremo e nel con le Cadette a Forssa, in Finlandia.
Ha allenato a Savona, sua città natale, fino a pochi anni fa, dove aveva creato i primi centri giovanili di Mini Basket. Decano dello sport, era iscritto alla sezione savonese degli Azzurri d’Italia e all’Unione Nazionale Veterani dello sport, dove lo scorso anno aveva ricevuto il premio Nazionale Umberto Delbuono. Ufficiale degli Alpini, allo scoppio della guerra, Pagnini è in forza alla Cuneese, nelle campagne di Croazia e Slovenia ed è decorato con tre croci al merito di guerra. Dopo l’8 settembre, entra a far parte del movimento partigiano di Savona, milita nel Fronte della Gioventù, insieme alle Sap ed ai “Gruppi d’Azione Patriottica” -Gap, esprime in ogni ambito locale urbano tutte le componenti resistenziali, svolgendo soprattutto attività di stampa, propaganda, reperimento di informazioni, controinformazione, sabotaggio; raccoglie inoltre denaro, armi, utensili da inviare in montagna. Nel “Fronte” sono presenti le espressioni ideologiche del momento. Il 25 aprile 1945 partecipa alla Liberazione come partigiano “Ange”, vicecomandante della divisione Gramsci e addetto militare del Comitato di Liberazione Nazionale L’altro ieri, a Savona, in Prefettura, avrebbe dovuto ritirare la medaglia della Liberazione, in occasione dei settantanni dalla conclusione della seconda Guerra Mondiale, da parte del vice prefetto vicario di Savona, Giuseppe Montella. Ma il grande Vecchio non c’era. Da alcuni giorni era ricoverato al San Paolo di Savona, dove ieri mattina è spirato.

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