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Polemica social: “Savonesi, vi eliminerei dalla cartina geografica!!! E non solo…”

I savonesi rispondono alle accuse e una volta eliminato il post arrivano le richieste di immediato allontanamento

Di Linda Miante

Il “caso” che dal 2 maggio richiama l’attenzione dei media, dei gruppi Facebook e dell’Assessore Maurizio Scaramuzza, nasce da una situazione quotidiana: un momento di condivisione virtuale.
Niente di strano, insomma, se non fosse che questa volta una donna, di origini napoletane e residente a Savona, ha postato sulla propria bacheca una frase – non proprio diplomatica – in risposta all’intervista rilasciata dal presidente provinciale del Sindacato Italiano Balneari, Enrico Schiappapietra, riguardo la possibilità che il divieto di fumo venga allargato a tutte le spiagge liguri (il progetto in questione si chiama Respiriamo il mare ed è promosso dai bagni S. Antonio).
Una considerazione, uno sfogo buttato lì in malo modo, che ha lasciato senza parole gli abitanti della regione italiana regina delle Bandiere blu. Risultato? Nervosismo, tensioni ed espressioni colorite.

La donna, indispettita dalla prospettiva di un litorale senza nicotina, è partita all’attacco: “A Savona sulle spiagge è vietato fumare, è vietato giocare, è vietato stare in riva al mare, è vietato portare i cani, è vietato prendere il sole, è vietato fare il bagno…io vi eliminerei dalla cartina geografica!!! E non solo…”. Tralasciando la sfilza di divieti fantasiosi scritti al fine di enfatizzare il discorso, tralasciando la scarsa conoscenza delle norme igieniche e del territorio; l’autrice si era probabilmente scordata di avere il profilo pubblico e di annoverare diverse amicizie liguri.
E’ subito il caos, la frase non passa inosservata sotto gli occhi di chi frequenta il suo profilo, partono le condivisioni e con esse il contrattacco: gli “amici” chiedono spiegazioni, qualcuno allude alle origine napoletane della donna, altri le danno man forte, ma lei non demorde: “Restate chiusi nella vostra ignoranza…ne guadagneranno i vostri figli“, alcuni replicano: “Bisogna capire cosa vuol dire avere rispetto per le regole e il territorio che ti sta accogliendo e ti sta dando da lavorare” e ancora, “Il pensiero di non dover passare il tempo a togliere dalle mani dei miei figli mozziconi di sigaretta non mi dispiace per nulla”.

Il ragionamento dei savonesi è semplice: “Se non le piace qui può anche andare altrove“, chiaro, ma c’è un’aggravante per colei che scrive, la donna è infatti direttrice amministrativa di una clinica per anziani e quindi non è difficile rintracciare il motivo della sua permanenza nella “troglodita” città ligure.
Proprio per la sua posizione nel sociale, in molti hanno bombardato di mail la casella di posta elettronica dell’azienda per cui la donna lavora. L’intento di mettere la direttrice amministrativa in una posizione scomoda ed eventualmente precaria sembra abbordabile dal momento che, una volta eliminato il post dalla bacheca, la discussione si è spostata sul gruppo FB “Savona E'”. Frasi e commenti sono stati infatti immortalati dai cellulari di diversi internauti.

L’Assessore Maurizio Scaramuzza si è sentito ferito nell’orgoglio sia in veste di cittadino, sia di politico e si dichiara pronto a seguire la vicenda, “E’ una vergogna, mi sono permesso di intervenire ma vi assicuro che segnalerò al più presto la situazione”. Inutile la richiesta avanzata dall’assessore in carica, “Credo sia il caso che lei chieda scusa ai savonesi”, la donna non ha voluto ritrattare la propria posizione.

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