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Savona: un po’ Cenerentola un po’ Principessa

Un po’ in su e ed un po’ in giù, non si capisce se dipenda dalle fonti o dal momenti, più di una volta il versante economico savonese è stato “maglia nera”, ma, oggi, registriamo il successo che viene presentato dalla notizia che l’export del savonese è “volato”, nel primo semestre 2018, per un notevole  incremento dalle vendite di mezzi di trasporto e dei loro componenti – imbarcazioni, autoveicoli, aerei, motori, ecc. – per cui le esportazioni della provincia di Savona hanno messo a segno nel primo semestre del 2018 un risultato ampiamente positivo sia in valore assoluto (950 milioni di euro), sia in crescita percentuale (+7,6%) rispetto allo stesso periodo del 2017. Dai dati Istat, elaborati nel dettaglio dall ’Ufficio Statistica e Studi di Savona della Camera di Commercio Riviere di Liguria, emerge pure una crescita delle importazioni, dell’11,7% nei confronti del gennaio – giugno dello scorso anno: 1.318 milioni di euro rispetto ai 1.180 milioni del 2017.

Il risultato dell’export savonese risulta inferiore alla crescita della provincia di Imperia (+14,3%) e superiore sia alla Spezia (+4,8%) sia soprattutto al dato della provincia di Genova, che segna una flessione del 14,3%. Da sottolineare che il dato positivo di Savona è stato determinato da una sensibile inversione di trend, dopo che il primo trimestre dell’anno si era chiuso con un calo delle vendite all’ estero pari a circa al 9%.

Per quanto riguarda i diversi settori di attività economica, spicca la crescita da 34,8 a 150,4 milioni di euro nell’export provinciale di “altri mezzi di trasporto” (ovvero l’intero comparto tranne i prodotti automobilistici), e il forte incremento degli autoveicoli (e loro componenti) passati da 67,7 a 80,6 milioni (+19,1%). Confermato l’apporto determinante all’export dei prodotti chimici (371 milioni nel gennaio – giugno di quest’anno, 370 nel 2017, -0,3%) e sono da rilevare inoltre le maggiori vendite di macchinari (da 11,5 a 19,6 milioni, +70%). Le apparecchiature elettriche sono passate da 36,2 a 37,6 milioni (+3,8%) e quelle elettroniche da 19 a 17,4 milioni (-8,3%); in calo i prodotti in gomma e plastica (da 27 a 25 milioni, -7,5%) e in sensibile flessione l’export di coke e prodotti petroliferi raffinati (da 122 a 87 milioni, -28,5%). In sofferenza anche le esportazioni di prodotti agricoli (da 127 a 82 milioni, -35,4%), mentre l’industria alimentare ha visto il proprio export crescere del 3,2% (da 14,7 a 15,2 milioni).

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