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Sotto l’ombra rossoblù Della prima Coppa Italia – A furia di gettare alle ortiche….

Ancora una volta il Vado, nonostante potesse disporre dei nuovi innesti mirati di mercato i ( i vari Guarco, Cecon, Terzoni, Bruschi, Varela e Rotulo), ha fallito nel proposito di accaparrarsi i tre punti che gli servirebbero come non mai. Segno evidente che le cause di questa ennesima debacle vadano ricercate non tanto nei giocatori quanto nel tipo di cultura calcistica e di mentalità che viene loro trasmessa. L’incontro con i modesti piemontesi del Borgosesia di mister Didu nella penultima giornata del girone d’andata, terminato con il risultato di 2 a 2 ha riproposto un tema noto : come dilapidare (buttare) ciò che con un minimo di attenzione e di esperienza si poteva tranquillamente portare a casa L’ultima dell’anno al “Chittolina”, gara che poteva rilanciare i vadesi nella lotta salvezza,si è trasformata nel solito psicodramma da cui non se ne esce, basti pensare che già al 9° del primo tempo, grazie alle reti di Terzoni (esordio con gol) e Bruschi (piede vellutato che diventa micidiale sulle palle inattive e che tanto servirà alla causa della permanenza in D), la compagine rossoblù conduceva per 2 a 0. Dal doppio clamoroso vantaggio si è passati all’altrettanto impensabile rimonta granata. A differenza di sette giorni prima (ottimo 2 a 2 a Bra) però in questa occasione il pari sa di beffa. I due sigilli ospiti a firma Ravasi e Bigotto, non per sminuirne la portata, sono stati frutto di evidenti errori difensivi di piazzamento (anche la fase sotto palla da fermo va curata nel dettaglio) e di attenzione. Non si può più parlare di insicurezza o di mancanza di determinazione. Modulo prescelto (4-3-1-2) e non modificato e interpretazione di ruoli base affidate a chi non si dimostra all’altezza del compito portano al seguente verdetto: con 32 centri subiti la difesa del mister Tarabotto è la più perforata del girone A. Specie sul terreno amico sono stati regalanti almeno 5 punti che in oggi porterebbero fuori addirittura dalla zona play out.La posizione in graduatoria è rimasta immutata, non penso l’autostima e la sicurezza di un gruppo che nel prossimo turno (’ultimo del 2019) sarà chiamato ad affrontare la Lucchese, squadra del momento. Sbagliare la “gestione” della partita , come si dice in gergo, sta diventando fisiologico, per non dire cronico. Attenzione perchè continuando a sprecare……

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