L’azienda di servizi alla persona “Siccardi – Berninzoni” ed il Comune di Spotorno che la controlla riprovano a vendere “il terreno con annesso scheletro di fabbricato” tra via Serra e la via Aurelia che, secondo il piano regolatore, avrebbe dovuto ospitare un prestigioso centro di talassoterapia ma la cui realizzazione si è arenata, nel corso di anni, sino al fallimento del soggetto attuatore, la società Echinacea. L’asta pubblica a unico incanto è in calendario il prossimo 29 aprile negli uffici aziendali di via Verdi; le offerte dovranno pervenire entro le ore 13 dello stesso lunedì 29 aprile. Rispetto al precedente bando del 2018 è previsto uno sconto del 20% sull’importo a base d’asta: 756 mila euro anziché 945 mila, ma l’acquirente dovrà versare la somma necessaria a liberare area e fabbricati dalle ipoteche, pari a circa 430 mila euro.
L’immobile è composto essenzialmente da un’area recintata che racchiude una platea in cemento armato, colata per la realizzazione di piscine esterne (nella porzione prospiciente la via Aurelia) e da uno scheletro in cemento armato non ultimato, destinato alla realizzazione del centro benessere. La speranza è che il progetto, avviato 11 anni fa, possa ripartire quanto prima.
All’ interno dell’area, infatti, sono confermati i limiti volumetrici, di superfici e di altezze previsti dall’ultima variante approvata, ad evitare che una nuova variante urbanistica possa riaprire la possibilità a nuovi ricorsi che in passato hanno bloccato i lavori e fatto fallire l’operazione. I principali parametri del centro di talassoterapia prevedono una superficie coperta di 1.500 mq., un volume massimo di 12 mila metri cubi, un’altezza massima dell’edificio di 7,50 metri. Nella progettazione esecutiva, a carico del soggetto che si aggiudicherà il bando, dovrà essere previsto il mantenimento delle attrezzature sportive esistenti, con l’obbligo di una riqualificazione dei servizi, senza aumenti volumetrici.