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Un premio in memoria di Andrea Pinketts

Il Comune di Andora, avvalendosi della collaborazione di Paola Barbato, scrittrice e sceneggiatrice di fumetti, per le serie di Dylan Dog tra l’altro, ha deciso di istituire un premio per ricordare Andrea G Pinketts, padrino del Festival del Noir andorese “A G Noir”, scomparso nei giorni scorsi. Riconoscimento attraverso il quale Andora vuole rendere omaggio ad un personaggio molto legato alla città della riviera di ponente.

Lo scrittore sarebbe stato atteso sabato prossimo, a Palazzo Tagliaferro per la presentazione del nuovo thriller della stessa Barbato: “Io so chi sei” (ed. Piemme). Pinketts avrebbe preso parte ad elaborare progetti ed idee per il Festival del Noir, pensato quattro anni su iniziativa del sindaco Mauro Demichelis: organizzata dal Comune di Andora e curato da Christine Enrile della C|e Contemporary, la rassegna aveva rivestito rilievo nazionale sin dalla prima edizione, ospitando noti autori, sia scrittori che registi del genere “noir”, attirando pure investigatori e magistrati che si erano occupati di casi di cronaca di una certa notorietà.

Andrea G. Pinketts, pseudonimo di Andrea Giovanni Pinchetti, giornalista e scrittore, era nato a Milano nel quartiere di Porta Vittoria il 12 agosto 1961; cresciuto in zona Lorenteggio, dove la famiglia si era trasferita, frequenta i i bulli ed i bar del quartiere, fra piazza Tripoli, Giambellino, piazza Bolivar, cliente fisso di locali e discoteche della zona.

I suoi romanzi sono in bilico fra “noir” e grottesco, di molti è protagonista Lazzaro Santandrea, alter ego dell’autore, spesso al centro di bizzarre avventure nella Milano contemporanea. La sua prosa originale, un po’ “gaddiana”, contraddistinta da un linguaggio fuori dal comune o dissacrante, lo ha fatto definire dalla critica come uno scrittore “post-moderno”. Viene citato da Aldo Nove In Superwoobinda, insieme con altri scrittori facenti parte del gruppo letterario Cannibali, titolo di cui Pinketts si è fregiato, anche per aver partecipato all’antologia di racconti “Gioventù cannibale”.

Pinketts, nella sua vita multiforme, è stato pure pugile, fotomodello, oponionista in trasmissioni televisive, attore, nel 1987, nel film “Via Montenapoleone”, autore per il teatro, collaboratore in trasmissioni televisive. Ha collaborato con le riviste “Panorama” ed “Esquire”; partecipò a vari premi letterari e vinse in edizioni del Mystfest e del Premio Scerbanenko. Suoi reportage per Panorama contribuirono all’arresto di alcuni camorristi ed all’incriminazione dello squilibrato Luigi Chiatti, assassino seriale noto come “mostro di Foligno”.

Si è spento a Milano il 20 dicembre scorso, all’età di 57 anni, per un tumore alla gola contro cui aveva lottato per un anno.


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