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2 giugno 2021, Finale Ligure omaggia Laura Wronowski, nipote di Giacomo Matteotti

Si è tenuto, in occasione della Festa della Repubblica, alla presenza del sindaco Ugo Frascherelli, del consigliere regionale Alessandro Bozzano e dei rappresentanti delle associazioni del territorio, un omaggio a Laura Wronowski, partigiana e nipote di Giacomo Matteotti; l’amministrazione finalese ha inoltre inaugurato la targa offerta dalla città in memoria di questa figura.

“Saluto e ringrazio tutti dicendo che sono onorato di inaugurare questa targa che, in un certo senso, ricorda Matteotti”, dichiara il primo cittadino finalese, “e voglio precisare che gli alleati sono stati determinanti per la sconfitta del regime ma una parte della popolazione si è ribellata alla dittatura; occorre conquistare i diritti per poterli rivendicare. Matteotti era un riformista, a differenza di Pertini che è stato un rivoluzionario, e sosteneva che le scorciatoie favoriscono gli avversari; questa figura importante per il nostro Paese ha avuto il coraggio di mettere in scacco le associazione agrarie del Polesine e denunciare le violenze fasciste . Sono convinto che conquiste e le riforme, per avere successo, devono essere fatte gradualmente e poco per volta”.

Stessa emozione da parte di Claudia Carosi :”Ringrazio il sindaco Frascherelli ricordando che questo progetto avrebbe dovuto essere fatto nel 2020 ma il Covid ha rimandato tutto; Laura era nipote di Matteotti (sua mamma era la sorella del famoso politico) e suo padre, giornalista, ha perso il lavoro a causa della sua parentela e da Milano hanno deciso di venire qui a Finale per essere al sicuro. Il libro “L’anima di traverso” immagina un dialogo tra Laura ed una ragazza di terza media; all’ufficio anagrafe siamo riusciti a scoprire dove Laura e la sua famiglia abitassero e la via era Via delle Palme, ora chiamata con un altro nome. La padrona di Palazzo Massa ha acconsentito a mettere una targa commemorativa per Laura poichè occorre ricordare dove sono accaduti i fatti; questa ragazza era una staffetta, incarico molto importante perchè senza di loro, che portavano ai partigiani viveri e notizie, la vita sui monti sarebbe stata impossibile. Non bisogna dimenticare quel periodo storico e proprio il 2 giugno 1946 le donne italiane hanno votato per la prima volta per eleggere l’Assemblea Costituente e per il referendum monarchia-repubblica”.

“La figura di Matteotti ha pesato molto a Laura e a tutta la sua famiglia; la famiglia è venuta qui per essere al sicuro e nel 1934 sono andati poi a Bordighera. Dopo l’8 settembre 1943 le cose si sono complicate e alla fine del conflitto Laura ha rivendicato il suo diritto a sfilare con gli altri partigiani”, sottolinea Luigi Vassallo, “ma il 25 aprile dev’essere motivo di riflessione. Gli italiani si sono battuti per la democrazia ma occorre conservare la memoria”.

“Rivolgo al sindaco un sincero grazie dicendo che siamo contenti di riprendere gli eventi in presenza”, afferma la rappresentante dell’ANPI, “e siamo qui per un omaggio importante. La nostra Repubblica è nata sulle macerie del fascismo e grazie ai giovani che hanno combattuto per il nostro futuro”.

“Ringrazio tutti e porto i saluti del presidente Toti”, evidenzia il consigliere regionale Alessandro Bozzano, “ricordando che Finale Ligure e Varazze sono vicine sulla figura di Matteotti poichè ha vissuto a Varazze fino al 1924 e qui è nata sua figlia Isabella. Ho avuto l’onore di leggere la sua corrispondenza con la moglie, che aveva idee diverse dalla sua, ed ho trovato una figura che rappresenta la moderazione in una linea di riformismo vero; Matteotti era, a mio parere, simile a Don Bosco, un vero riformista della Chiesa. I principi vanno discussi insieme perchè le comunità unite formano uno Stato e se le libertà sono forti lo è anche la loro tutela”.

“Ho conosciuto Laura quando avevo 13 anni”, ricorda il signor Antonio, “ed era solita portare notizie ai vari distaccamenti partigiani. Voglio ricordare Laura con una frase importante : non dite che siete scoraggiati; ciò è successo perchè non ne avete più voluto sapere”.

“Ringrazio tutti e sono molto emozionato; sono convinto che la storia si possa fare anche nei paesi piccoli come Finale. Il particolarismo storico è molto importante così come le persone vere; il palazzo dove è stata messa la targa in ricordo di Laura era del mio trisnonno e poco prima che Laura venisse qui è stato installato il primo ascensore della città. Occorre ricordare quei momenti tragici della nostra storia ma fondamentali per la memoria”, conclude il nipote del padrone di casa dove ha vissuto la famiglia Matteotti.

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