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Lettere alla redazione

Assemblea Congressuale del Psi savonese

Con gli amici più intimi, Sandro Pertini, dopo una allegra cena a base di ‘pansotti’ e qualche bicchiere di troppo di buon vino, al ristorante ‘il Tabacchino’ in quel di Ellera, spesso si divertiva con facezie tipo ‘noi socialisti savonesi siamo tosti e ben dotati, diversamente dai cugini PD capaci di godere solo con lo sfregamento del budellino’.
Possiamo cavarcela con un semplice ‘scusate, abbiamo sbagliato a non essere sudditi e complici’, altresì possiamo affermare che ‘l’idea sociale della sinistra, del comunismo storico, è ormai sepolta sotto un cumolo di macerie e una nuova idea ancora nessuno l’ha trovata’, neppure il fantasmagorico Matteo Renzi: e se per magia (i miracoli sono esauriti) riuscissimo a pensarla tutti allo stesso modo non è detto che le cose andrebbero diversamente da come attualmente.
E poi, diciamolo a denti stretti, per anni dopo ‘Tangentopoli’ abbiamo cercato di sopravvivere accovacciati sulle spalle dei ‘giganti del PD’, bevitori insaziabili dell’acqua dei nostri secchi, abili e furbi trasformisti, cloni della peggiore DC di una volta e oggi socialisti in pectore nel PSE.
Premesso ciò, come ‘filosofia spicciola e populista’ (ce lo diciamo da soli senza attendere lo sbrodolamento dei soliti intellettuali di parte), il nocciolo della questione che l’eletta nuova segreteria politica dovà sbrogliare, si riassume in quattro principali punti:

* presenza e determinazione del Segretario politico, laboriosità della segreteria, motivata e concorde, non più condizionata dai pachidermi che ancora si ostinano a guardare al passato;
* rientrare nei canoni di osservanza della regole dettate dal PSI nazionale, questa Assemblea è fuori tempo massimo dovendosi fare oltre un anno fa;
* tentare di riallacciare un rapporto onesto e paritario con quelle associazioni di desinenza socialista, fuoriuscite dal PSI savonese in quanto molti compagni non erano più disposti a tollerare una conduzione di casta, verticistica e autoritaria del partito senza la possibilità di partecipazione diretta e dialogo
* valutazione d’intesa, eventuale, con altre forze politiche, nell’ambito del Centro Sinistra, ovviamente in primis con il PD, in termini di reciproco rispetto: noi socialisti partner storici, essenziali ed affidabili.

L’appuntamento di sabato 19 luglio, nella magnifica location di villa Cambiaso, sarà ‘il momento della verità’ lungamente atteso, della vittoria o della sconfitta del nostro essere socialisti.

Gianni Gigliotti

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