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CULTURA

LA FIAMMA CHE ARDE NEL CUORE

di Giorgio Siri

Serata indimenticabile, quella già anticipata, di venerdì
scorso, durante la quale è stato presentato, presso la Società
Cattolica, “A Balunn’a” di via Famagosta, il volume di Antonio Rossello
“La Fiamma che arde nel cuore”. Memoriale di storia savonese degli
ultimi decenni, con un rilievo particolare per la personalità che ne è
protagonista – senza avervi voluto figurare in prima persona, com’è nel
suo modo di essere – ovvero Lelio Speranza, novant’anni appena compiuti
il 18 ottobre. Uomo della Resistenza, infaticabile dirigente sportivo,
per decenni. Il nostro direttore, Roberto Pizzorno, che è succeduto,
come responsabile provinciale del CONI, ad uno degli incarichi a suo
tempo ricoperti da Lelio Speranza, ha sottolineato come si debba
all’impegno di Speranza, se Savona è dotata di impianti sportivi di
ottimo livello.

Speranza ha ricordato, tra l’altro, uno dei più drammatici e toccanti
momenti da lui trascorsi, nelle ultime giornate di guerra: la morte del
suo comandante, esponente dei Liberali nel C.L.N., Aldo Ronzello,
colpito da un cecchino il 25 aprile 1945, mentre invitava i suoi uomini
a desistere da ogni ulteriore azione armata ed affiggeva un manifesto
annunciante la Liberazione. “Mi è morto tra le braccia…” ha
testualmente riferito Speranza: uomo che può ancora narrare simili
episodi, vissuti realmente. Ha ricordato anche, da quella vivente
memoria storica che ormai, per età, egli è, la partecipazione ai
funerali di Alcide De Gasperi – 1954 – insieme con l’amico, presente
alla serata, Aldo Gasco, già segretario provinciale della Democrazia
Cristiana di Savona fra fine anni 1980 ed inizio 1990.

Presenti all’evento i dirigenti nazionali della F.I.V.L. – Federazione
Italiana Volontari della Libertà – di cui Speranza fu tra i fondatori,
il Presidente, professor Tessarolo, di Bassano del Grappa, ed il
Segretario, architetto Volpetti, di Udine, pure Presidente
dell’Associazione “Osoppo”.

Tra le personalità intervenute, il Vescovo di Savona, Vittorio Lupi, che
lascerà la Diocesi a fine anno; forse, pertanto, ad uno dei suoi ultimi
appuntamenti pubblici.

Antonio Rossello ha illustrato brevemente il suo libro: “La Fiamma che
arde nel cuore”: testo puntuale ed appassionato che l’autore, ingegnere
e scrittore, con all’attivo altre due pubblicazioni, oltre a saggi,
racconti inviati a concorsi nazionali, collaborazioni con riviste e
giornali, tra cui il nostro, ha dedicato a Speranza, rendendo, nel
contempo, un contributo notevole alla Storia locale.

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