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CULTURA

Cutrupi e Pastorino allo spazio Sms d’arte a Celle Ligure

Cutrupi-e-Pastorino

Espone attualmente allo spazio SMS di Celle Ligure il sorprendente Gianfranco Angioni ma, prima di occuparci di lui, dobbiamo ritornare sulla precedente mostra “Like the gres” di Gianluca Cutrupi e di Paolo Pastorino, ceramisti, scultori.
Paolo Pastorino, figlio d’arte, sembra avere con la materia della ceramica una confidenza particolare, esclusiva, così da trattarla come la pietra o come il metallo e, soprattutto, tale da fonderla con il suo pensiero, da farne una materia immaginaria. Coerentemente con tale essenziale rapporto, le opere di Pastorino si rivelano come espressioni di una profonda visione interiore, come lirica ricerca insieme umana ed artistica, come raffinata rappresentazione di un mondo concettuale sospeso fra realtà ed anelito di pensiero e, perché no, a volte come divertito, ludico, apparire di figure fantasiose!
Nelle parole dell’autore l’Arte è: “…una forma di espressione interiore che proietta il proprio io nella realtà più metafisica.” Frase che ben manifesta la poetica di Pastorino, che colloca le sue sculture in una dimensione onirica e materica ad un tempo, vibrante di suggestioni diverse: una permanenza di scuola albisolese, del periodo di maggior estro creativo, quello degli anni di Tullio Mazzotti; le sfericità e le ovalità che rammentano Brancusi, tra le quali può delinearsi la figura di un “Pensatore”, talune allusioni inevitabilmente pomodoriane, una plasticità efficace e di per sé espressiva, come quella di Luigi Canepa, pur se il tratto di Pastorino si distingue per una particolare misura, pur nella tensione dinamica, per una nostalgia di qualcosa di antico, pur nella attualissima coscienza dell’oggetto scultoreo, per l’ispirazione proveniente da vedute “siderali”, capace di cercare di rappresentare un “buco nero” oppure un “Mercurio” accattivante, enigmatico, che si presenta con fattezze di viso umano, come in una rappresentazione barocca! In tali atmosfere visionarie e concrete insieme, l’opera di Pastorino si pone come significativa tappa dell’evoluzione della scuola di Albisola.
Anche Gianluca Cutrupi trasforma la ceramica in un materiale immaginario, sul quale si proietta un’originale vena creativa. Cutrupi modella lampade o meglio forme per lampade, in realtà espressioni scultoree che forse, per l’ingegnere che Cutrupi è, oltre che artista, costituiscono una motivazione “pratica” o “tecnica” per assegnare una funzionalità alla scultura! Le lampade di Cutrupi si presentano come sfere, o calici, o altre forme geometriche, traforate a dovere , nella cui oggettualità la funzionalità si trasfigura, lo strumento diviene un manufatto artistico, la materialità evolve verso la concettualità! Vere forme scultoree pertanto, una delle cui particolarità è da ravvisarsi proprio nel materiale poiché la ceramica, per la particolare lavorazione che l’artista utilizza, assume caratteristiche di metallo, a volte di rugginosa consistenza; i lavori di Cutrupi suggeriscono inoltre qualcosa di marino, per taluni colori o trasparenza ed evocano attrezzature di porto o di nave come bitte o gavitelli, che possono richiamare le vedute marine – o navali – di Renata Minuto!
L’impressione è ad un tempo di solidità e di leggerezza, di corposità e di trasparenza; forme non di utensili, pertanto, ma studi di espressività posti a metà fra concreto ed astratto, fra ricerca materiale nella lavorazione della ceramica e ricerca di creazione di un oggetto artistico che comprenda illusionismo e senso del reale, effetto ottico e persistenza tecnica!
Anche per Cutrupi non possiamo eludere un accostamento alla tradizione albisolese, capace di multiformi ed inaspettati sviluppi nell’evoluzione dell’Arte della Ceramica; ci sembra comunque interessante notare che il lavoro dell’autore, per quanto detto, per la capacità di evocare effetti metallici, suggerisce, nei risultati formali e creativi, un richiamo a Gianfranco Meggiato, scultore veneziano del bronzo, a testimoniare di una inaspettata meta condivisa cui, nell’Arte, strade diverse possono condurre!

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