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CULTURA

I dati dell’ultima Biennale di Venezia

Anche il “Finissage della Biennale” è stato un evento all’ altezza della fama della grande kermesse artistica internazionale. Christine Macel e Paolo Baratta sono stati infatti i due piacevoli protagonisti dell’ incontro con la stampa (avvenuto oggi nelle Sale d’Arme dell’ Arsenale), che ha messo la parola fine ad una manifestazione record con ben 615 mila visitatori. Altri numeri interessanti: il 23 percento in più di presenze, 23 mila fra giornalisti, galleristi ed esperti del settore, 86 paesi, 86 curatori (oltre alla Macel), 3 mila insegnanti formati per accompagnare i propri alunni alle visite, il 31 per cento dei visitatori Under 26; questi, in estrema sintesi, i numeri più interessanti dell’ evento che ha chiuso oggi. Per Baratta si è chiusa una Biennale “umanista tra il disincanto e l’ utopia”. Il presidente ha espresso forte soddisfazione:” La Biennale – ha detto Baratta- si è mostrata un pellegrinaggio, una esperienza diretta fondamentale per tanti, una predisposizione alla conoscenza per molti, un luogo ideale di incontro per altri ancora, un ambiente di libertà e libero dialogo per tutti. La Biennale non è una fiera e ne rivendichiamo la caratteristica di otium attivo, illuminato dal desiderio di comunicazione, un ozio riflessivo. Un luogo nel quale si va ad incontrare le opere e gli artisti per riconoscere l’altro. La Biennale è stata una palestra di scherma, nella quale il visitatore, muntio di fioretto, ha avuto l’ opportunità di essere protagonista dell’evento, schivando il conformismo, difendendosi dai luoghi comuni, dal già visto e già detto, aprendosi al nuovo, entrando nel vivo dello scontro, per giungere alla conoscenza, alla comprensione, alla stoccata. Per molti la Biennale è stata un viaggio, un sogno, per molti resterà un ricordo nostalgico. Ringrazio Christine, il Ministero, la Regione, il Comune, tutta l’organizzazione per l’impegno profuso”.

La mostra internazionale d’ Arte di quest’anno è stata caratterizzata in particolare dalla grande importanza che è stata data agli artisti. Proprio loro, come ha spiegato la Macel in chiusura sono stati il cuore pulsante della Biennale, in un’ottica di apertura del sé e verso l’altro”, che ha consentito ai visitatori un dialogo fortemente partecipativo con i protagonisti. “Proprio per conoscere meglio gli artisti- ha detto la curatrice- sono stati realizzati una serie di video di presentazione dove gli stessi hanno svelato le proprie tecniche, la loro personalità, così da consentire ai visitatori di avvicinarsi a loro in maniera diretta e immediata. Questi video hanno avuto un enorme ed imprevisto successo. Sono stati cliccati e visualizzati attraverso i social network milioni di volte”. Proprio l’accesso diretto alla conoscenza degli artisti è stata una importante chiave di volta e caratteristica dell’ edizione di quest’anno: “Una interessante e vincente proposta – ha concluso la Macel- è stata anche quella di dare la possibilità di incontrare gli artisti a tavola: una occasione unica di conoscenza che spero diventi un Format caratteristico non solo a Venezia, ma che possa essere esportato anche in altri grandi kermesse internazionali d’ arte”. La Mostra è stata affiancata da 86 Partecipazioni nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. Tre i paesi presenti per la prima volta: Antigua e Barbuda, Kiribati, Nigeria. Anche per questa edizione sono stati decine gli importanti eventi collaterali, proposti da enti e istituzioni internazionali, che hanno allestito le loro mostre e le loro iniziative a Venezia in concomitanza con la 57. Esposizione.

1 commento

  • Davvero un grande successo! Una Biennale che ha messo in evidenza il forte interesse e coinvolgimento del visitatore a questo bellissimo evento, spinto anche dalla grande qualità e quantità delle opere dei diversi artisti, capaci di attirare moltissime persone e regalando fantastiche esperienze.

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