Please assign a menu to the primary menu location under menu

Archivi

Dalla parte del Tecnico

A proposito di Autoscuole

Oggi, vorrei soffermarmi, su un aspetto tecnico, delle autoscuole, cioè, quelle scuole, che preparano al conseguimento, o al ripristino, della patente di guida. Partiamo dal ribadire che, un documento di questo tipo, abilita un essere umano, alla conduzione di veicoli a motore (sia esso a scoppio o elettrico) su strade pubbliche. Di per sé, se sei alla guida di un veicolo su una pubblica strada, dovresti attenersi alle più elementari leggi logiche della fisica e dell’educazione civica e morale. L’esame per l’abilitazione prevede scritto/orale e pratica. È risaputo che, se hai una buona memoria, la parte teorica la superi alla grande, ma non è così per la parte pratica. Intanto, nelle varie domande di teoria, che poi farei assolutamente rispettare, metterei alcune di educazione civica e morale. Ad esempio : su un tratto di strada, dove il limite consentito è di 90 km/h, tu viaggi a 50, per motivi tuoi (preferisci andare piano, oppure hai poco carburante e vuoi arrivare tranquillo al primo punto di rifornimento), naturalmente NON È AMMESSO godersi il panorama, telefonare o discutere animatamente mentre si guida, perché dovresti essere concentrato sulla strada. Bene, ti si accoda un’auto, poi un’altra, infine, dietro, ti ritrovi una dozzina di mezzi. Cosa fai? La correttezza di un automobilista è, alla prima occasione, accostare a destra e lasciar sfilare le auto, quindi riprendere la strada. Altro esempio, su una strada con il limite di 60 orari, stai viaggiando a 60. Ti si accoda un veicolo che ti lampeggia. Come ti comporti? Un automobilista corretto, anche in questo caso, segnala la destra e lascia sfilare l’altro veicolo. Questi erano alcuni dei milioni di esempi. Quello che non si insegna nelle “scuola guida” è il rispetto degli altri. Se dietro giunge un veicolo che vuole andare più veloce, e a noi non interessa, per vari motivi, gareggiare, prima di tutto perché la strada è di tutti, lasciamolo pasare. Non possiamo conoscere il motivo per cui corre. Può essere un pazzo o un medico chiamato con urgenza, può essere uno che urgentemente si reca in ospedale o a casa, chiamato da un familiare caduto dalle scale. Potrebbe essere una pattuglia in borghese, che vuol vedere se ci cascate e poi, più avanti, viferma per un verbale. Altro NON insegnamento, accostarsi al marciapiede, fermarsi con anabbaglianti e motore acceso. Soprattutto nei periodi di caldo o di freddo, si tiene acceso per il climatizzatore, e le luci, fermi in seconda fila, per andare a prendere le sigarette. Altra deficienza nell’insegnamento, i posteggi e le manovre in retromarcia. Quante fiancate vi risparmiereste se foste in grado di fare una retromarcia. Soprattutto su strade strette a doppio senso e su aree di sosta. E delle luci, vogliamo parlarne? Hanno costruito auto intelligenti che accendono le luci all’imbrunire, o nei luoghi bui, ma, a scuola guida, non insegnano più che su strade extra urbane ed autostrade, le luci vanno tenute accese anche di giorno. E poi, ci sono quelli che “io ci vedo ed ho anche le nuove luci anteriori accese” ma non sanno che dietro sono al buio. A questo proposito, ricordo che le assicurazioni, accertando che non avevate le luci accese, possono darvi il concorso di colpa. Inutile ricordare che le spie che restano accese sul cruscotto, devono essere ben conosciute dal guidatore, soprattutto quella del rifornimento, che indica scarso carburante. E poi, a cosa serve avere un cruscotto con mille funzioni, se quelle stesse funzioni vi distolgono dell’attenzione alla guida. È già successo di incidenti dovuti all’attenzione al tom tom e la disattenzione alla strada,  oppure all’indicazione sonoro di retromarcia, senza accorgersi di un passante. Cavri insegnanti, prima tanta umiltà nella guida e poi tanti Senna.

Rispondi