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Enogastronomia e RicetteIl punto di Virginia

A Savona è nata una Stella Gourmet: la Piemontesina, il miglior Ristorante di Cucina Regionale Piemontese della Città!

E' gestito dal 2020 dalla giovane Chef Alsi, Elena Nastase.

In un mondo dentro una infernale e preoccupante crisi di nervi che rischia la catastrofe di una guerra nucleare e che sembra aver perso il senso della misura e dei percorsi virtuosi, sempre più andrebbero apprezzate le piccole virtù e i valori del “benessere” alimentare e personale. Nella mia esperienza esistenziale, con una vita vissuta al massimo – a volte borderline- confesso di essere consapevole di avere più passato che futuro.
Una siffatta condizione esistenziale non mi preoccupa più di tanto e, nemmeno mi avvilisce o destabilizza, a condizione (salvo le incognite della salute) di riuscire a mantenere allenata la mente, continuare ad essere incuriosito dalle vicende del mondo e della vita e mantenere accesa la fiammella su alcune essenziali “creuze du ma’ “. Il bouquet della vita va alimentato, per non vegetare e sprofondare nel tunnel del “mal di vivere” dalla curiosità intellettuale, dallo studio economico, sociologico, politico e culturale dei “fatti” che avvengono nonostante noi e che spesso condizionano il nostro già vissuto e rendono ostico, imperscrutabile e arduo il tempo che ci resta del nostro futuro. In un mondo impazzito e in una Europa che sceglie, per la sostenibilità alimentare, di dare il via libera al “Novel food” e di commercializzare la vendita, come cibo da portare in tavola, oltre ai grilli domestici (Acheta domesticus), la larva gialla della farina (Tenebrio molitor) e la Locusta migratoria, io non ho più dubbi di fare altre scelte e di considerare “il buon mangiare e il buon bere” uno degli antidepressivi più efficaci del nostro tempo incerto e oscuro. Dice un proverbio cinese “Mangiare è uno dei quattro scopi della vita… quali siano gli altri tre, nessuno lo ha mai saputo” e Virginia Woolf chiosava “Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene”. Per dirla e sorridere con il grande Principe De Curtis, in arte Totò “si dice che l’appetito vien mangiando, in realtà viene a digiuno”.
Ecco io resto convinto con Bertrand Russel che “l’entusiasmo è per la vita, quello che la fame è per il cibo”.
Un nuovo tempio del buon mangiare, del buon bere, del sorriso, della gentilezza e del buonumore è stato allestito – quasi tre anni fa (nel luglio 2020) – dalla giovane Chef Alsi, Elena Nastase. La Chef – formatasi in Italia ed in particolare nel Bormida di Millesimo – con varie esperienze di acquisizione di competenze e mestiere – è arrivata da noi nel 2003, appena conseguito il diploma di liceo (quindi circa 20 anni fa) ed ha conseguito il diploma di laurea presso l’Università di Genova. È stata una studentessa universitaria lavoratrice (studio & lavoro). All’inizio dell’estate 2020, con un coup de théâtre, decide di mettersi in proprio, diventare imprenditrice di sé stessa, acquisire il vecchio Archinboldo chiuso e ricostruire ex novo un Ristorante di cucina Regionale tipica piemontese: appunto la Piemontesina, sita al 99r di Corso Giuseppe Mazzini in Savona.
È curioso e singolare, perché insolito e inconsueto, che una Città e un territorio così difficili come Savona e la Liguria abbiano risposto con una domanda crescente, una fidelizzazione sorprendente sia nella fase dell’abbrivio del nuovo esercizio di ristorazione, sia nel successivo ciclo di consolidamento della nuova impresa; persino al netto della dura crisi che continua a penalizzare la Città della Torretta, della lunga fase della pandemia e della caduta delle condizioni reddituali e materiali della clientela appartenente a tutte le fasce sociali e demografiche in ragione di età, nazionalità e religione. La Piemontesina è stata progressivamente abbellita e resa più attrattiva ed elegante nell’arredamento dei tavoli e degli spazi di layout della sala ristorazione. Meraviglia e stupisce che dopo una prima fase di aggiustamenti e di sperimentazione, si sia trovato un giusto equilibrio di efficienza/efficacia tra la Chef Alsi e la giovane collaboratrice di sala Elisa Grillo, sempre gentilissima e disponibile verso la clientela vecchia e nuova. I Piatti non possono che essere quelli tipici piemontesi e qualche specialità della cucina ligure di traino. Tra gli antipasti spicca il vitello tonnato, la battuta di Fassona con scaglie di tartufo nero, l’insalata russa Vecchia ricetta, la lingua nella sua salsa dedicata, tonno di coniglio su letto di insalatina e altre specialità piemontesi e liguri della Valle. Altrettanto attrattivi sono i prodotti a km0 stagionali come i funghi e i tartufi bianchi e neri o, in estate, l’offerta di Piatti del pescato fresco del mare nostrano. Comunque è il regno di Plin, ravioli e tagliolini conditi con ragù di Fassona, sugo di brasato, funghi porcini o granella di nocciola; a seguire tagliate, crostate, agnello al forno o con carciofi, cinghiale, carbonada e altro. Ottimi la superba bagna càuda. Alsi ha una particolare cura per la cantina, dove dominano le varie produzioni di eccellenza delle Langhe, sino ai picchi dei vini esclusivi di Gaja. Cresce anche l’offerta dei vitigni della nuova, ma già affermata e premiata Azienda RoccaVinealis, gestita dal mio amico Sindaco Amedeo Fracchia. E Che dire da ultimo dei dolci e dei dessert quasi tutti di produzione propria: da Re Bunet, ai Principi torta alla nocciola, tortino con crema, pinoli e caramello caldo, panna cotta, soufflé al cioccolato ed altri alfieri piemontesi e liguri. Il Pane è quello buono del forno a legna del Panificio F.lli Sola di Corso Giuseppe Mazzini al 113. In buona sintesi un’oasi del buon mangiare, del buon bere e del buonumore; un’occasione da non perdere per andarci e riandarci…come se non ci fosse un domani.

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