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Al Carlo Felice prima italiana per l’opera “Béatrice et Bénédict”

Grande attesa a Genova per la prima assoluta a livello italiano di “Béatrice et Bénédict”, l’opera di Hector Berlioz che apre la stagione degli spettacoli teatrali della stagione del Carlo Felice; l’opéra-comique del compositore francese non è mai stata rappresentata in Italia dal 1889 ad oggi e c’è grande fervore nel mondo musicale italiano per la scelta innovativa del sovrintendente Claudio Orazi, che assieme al direttore artistico Pierangelo Conte, ha studiato una proposta accattivante per il 2022/2023, che guarda ai titoli amati dal grande pubblico ma che propone anche novità e allestimenti interessanti.

“Lo spettacolo è molto importante così come la figura del Maestro Renzetti che deve essere valorizzata”, dichiara il sovrintendente Claudio Orazi, “e quella del teatro musicale è un’arte importante per tutti. Lo spettacolo è a livello internazionale e servono rappresentazioni fatte bene e di qualità; le prove, così come l’allestimento, meritano una particolare attenzione. Siamo felici di dare a Genova questa opportunità per un’opera che spesso è rappresentata all’estero; lo spettacolo è piacevole ed il pubblico trascorrerà due ore in compagnia del Maestro Renzetti e di interpreti bravi ed affermati tra cui il soprano genovese Benedetta Torre. Lo scenografo ha svolto un ottimo lavoro e la rappresentazione è stata un successo ovunque sia andata in scena”.

Parole simili da parte di Pierangelo Conte, direttore artistico del teatro :”Il Repertorio del Maestro Renzetti è molto importante e sono contento di averlo qui; abbiamo portato a termine il lavoro di un anno e questa è la prima rappresentazione italiana dell’opera ma tutto ciò è strano perchè nell’opera c’è tanto dell’Italia ed in Francia è rappresentata spesso. Questo lavoro ha in sè un’ottima parte creativa e la conferenza illustrativa è fondamentale per comprendete la rappresentazione; Renzetti è una presenza costante per i nostri spettacoli ed in questa stagione avrà due titoli e tre concerti ricordando a gennaio lo spettacolo Ballo in Maschera. Le relazioni con i grandi direttori fanno bene per l’orchestra anche perchè il livello artistico si alza; quella di Damiano Michieletto è una figura importante e la produzione sarà vista a teatro per la prima volta poichè a Lione si è fermata a causa della pandemia. Il suo personaggio analizza l’amore in diverse forme senza dimenticare la lettura moderna che gli allestimenti diversi tra loro offrono; quella di Béatrice è una figura moderna mentre Cenerentola è classica. La Maria Stuarda di Livermore è moderna ma occorre fare una riflessione; il cast dello spettacolo è composto da artisti giovani e bravi e l’organico è contenuto. Il regista Michieletto chiede tanto agli artisti ma trasmette loro tanto e per ora lo spettacolo non sarà portato altrove”.

“La rappresentazione tratta da Molto Rumore per Nulla è molto bella e l’opera deve essere sentita perchè merita; l’autore non è facile ma sarà affrontato bene”, conclude il Maestro Renzetti.

 

Per informazioni sull’acquisto dei biglietti : www.operacarlofelicegenova.it/biglietti/

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