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Albenga: due eventi per due novità interessanti nell’agricoltura

“Agricoltura di precisione”: è l’accattivante tema del convegno che si svolgerà al Centro camerale di Sperimentazione e Assistenza Agricola (CeRSAA) di Albenga martedì prossimo, 10 aprile, con inizio alle ore 10. Inserito nell’ambito del progetto PID (Punto Impresa Digitale), l’incontro rientra tra le iniziative rivolte alla diffusione della cultura e della pratica del digitale nelle medie e piccole imprese del comparto orto-florovivaistico del territorio ligure. L’agricoltura di precisione  è “una strategia gestionale che si avvale di moderne strumentazioni ed è mirata all’esecuzione di interventi agronomici tenendo conto delle effettive esigenze colturali e delle caratteristiche biochimiche e fisiche del suolo.”

Il programma, dopo i saluti si rito, sarà incentrato sulle relazioni di Carlo Bisaglia, che tratterà “La digitalizzazione dell’agricoltura: stato dell’arte e prospettive” e di Giovanni Minuto con “Finalità e strategie dell’agricoltura di precisione nella realtà ligure”. Verso le 12 è prevista la visita al “SamLab” di CeRSAA, primo esempio di serra intelligente. Nella presa di contatto con l’agricoltura più innovativa, i partecipanti saranno guidati da Giovanni Minuto, direttore del Centro sperimentale ingauno.

Altro interessante orizzonte, nel mondo agricolo, è l’ “Eco-zac”, uno tra i progetti innovativi del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Liguria. Prevede l’impiego di bio-erbicidi per eliminare le malerbe che infestano il terreno. Lunedì prossimo, 9 aprile, alle 10, negli spazi messi a disposizione dall’azienda agricola Paolo Damonte di Albenga, si terrà  un incontro di informazione e di dimostrazione, con una prova sul campo. L’iniziativa è organizzata da Confagricoltura Liguria, con il coordinamento di Andrea Sampietro, e dal Dipartimento di Scienze Agrarie Forestali e Alimentari (Disafa) dell’Università di Torino.

Obiettivo del progetto è di illustrare e dimostrare, direttamente in campo, la validità tecnica ed economica, ma soprattutto l’importanza sotto il punto di vista della sostenibilità ambientale (riduzione dei consumi idrici e migliore gestione di fertilizzanti, agrofarmaci e pesticidi), di un’innovativa serie di prodotti “naturali”, e sostenibili, per il contrasto delle specie infestanti, volti alla riduzione delle sostanze chimiche nella coltivazione delle aromatiche, ovvero di erbicidi di origine naturale: erbicidi botanici o bio erbicidi.

Sarà il dottor Matteo Caser del Disafa –  Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari –  a condurre una prova in campo sul progetto di coltivazione di piante aromatiche con l’impiego dei bio-erbicidi. Si tratta dell’applicazione pratica di studi universitari, svolti presso il Dipartimento di Torino, che stanno conducendo allo sviluppo di erbicidi di natura completamente ecocompatibile. L’impegno è quindi rivolto a rendere non solo il sistema di coltivazione più efficiente grazie al “controllo” delle infestanti, ma anche sostenibile dal punto di vista ambientale favorendo una ottimizzazione dei protocolli agronomici, come previsto dalle direttive in materia.

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