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CRONACAPONENTE

Albenga, il nuovo pontile in costruzione in Lungomare Doria è un’opera “sbertucciata”

di ROBERTO TOMATIS
Nella storia ingauna è difficile trovare un’opera più “sbertucciata” del nuovo pontile in costruzione in Lungomare Andrea Doria. Non volendo esprimere giudizi su un’opera che non si presenta ancora ultimata, il proposito di costruire un molo non può che essere una iniziativa positiva sotto ogni punto di vista, se l’intento è quello di offrire un luogo di attrazione e aggregazione per turisti e locali, un plauso va fatto a prescindere. Scendendo nel dettaglio l’opera da quasi 400 mila euro si estende dalla base della darsena e si spinge verso il largo per 40 metri e sarà funzionale all’attracco di piccole imbarcazioni. La struttura portante sarà in acciaio mentre il camminamento sarà di legno con un larghezza di circa 3 metri di larghezza, direi bene ma non benissimo. L’idea di attraccare in punta al molo con un mezzo da diporto può interessare molti appassionati del mare, capire come sia possibile salire da una imbarcazione che ha a malapena una murata di 50 centimetri dal piano di galleggiamento alla banchina del molo non è dato a sapersi a meno che non si conoscano le basi tecniche della arrampicata. Il tema più discusso sembra essere la robustezza e l’ancoraggio del tavolato per sopportare la prima “libecciata” che ogni anno fa capolino in autunno con onde fino a 4 metri . Senza voler gufare niente e nessuno ma ascoltando semplicemente le considerazioni dei “lupi di mare” con i capelli bianchi che frequentano gli ambienti marinareschi, la storia di questa opera verrà ricordata per la vita non troppo longeva.
Roberto Tomatis

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