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CULTURA

Consigli per la lettura: “All’improvviso la pioggia”

Un meritato successo l’evento che ci ha offerto Temide a Savona in piazzetta Vaccciuoli con l’opera prima di Milazzo. Non è facile descrivere come una cronaca romanzata possa al tempo stesso scuotere le coscienze per poi quasi rimuovere una realtà che ci fa orrore ma che è ormai lontana da noi: il genocidio. Mentre si parla del contenuto della narrazione senza veli , anzi volutamente aderente a quella realtà, senz’altro a qualcuno dei presenti saranno tornate alla mente quelle immagini che certe emittenti, soprattutto straniere, mandano senza censure e copiose in onda, mentre noi stiamo più o meno tranquilli a casa nostra, magari pasteggiando. La stessa cosa capita quando laici o religiosi che da anni condividono e sono testimoni di una realtà che vorremmo fosse una finzione di una pellicola cinematografica, dandoci una bella scrollata, ci confermano certi orrori. Dagli anni ’90, o meglio, dall’antichità, l’uomo è sempre costantemente uguale a se stesso. Ci scandalizziamo, ci amareggiamo, ci sentiamo impotenti o feriti nella nostra umanità, quella consapevole e rispettosa degli altri, e poi? Puff! Ci giriamo dall’altra parte, o continuiamo la nostra giornata, o ci mettiamo a conversare o persino a pasteggiare. Strana razza animale è l’uomo: uccide, distrugge vite ma non per seguire una legge di natura e di sopravvivenza ma per soddisfare una raccapricciante sete di possesso, per un distorto diritto di superiorità. Questo è il messaggio che Milazzo ha rilanciato: una goccia di saggezza in un oceano di vigliacca superficialità, una voce che urla in un deserto di anime sorde? Speriamo di no.

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