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BORDOCAMPO Savona – Real Forte Querceta

Eccomi di nuovo a bordocampo. Il freddo si fa sentire. Il Bacigalupo, è una galleria del vento. Arrivano i ragazzi della Croce rossa. Dall’ambulanza prendono delle coperte. Dovranno passare due ore all’aperto. Due parole scambiate con gli amici addetti al campo. Si parla dei giocatori che sono andati via. Pare che la rosa sia solo di 14 più i portieri. C’è però un nuovo acquisto. Lo vedo scaldarsi. “E’ arrivato ieri, ed è già in panchina”. Probabilmente entrerà nel secondo tempo. Vedremo. Entrano i giocatori. Il capitano mi saluta come sempre. Fischio di inizio. Il Savona inizia lato mare. Vento a favore. Non particolarmente forte. Gli avversari hanno scelto la parte giusta del campo che si presenta con l’erba a macchia di leopardo. Ci sono diverse aree secche: i commenti di chi se ne occupa: “Gli irrigatori funzionavano male”,  “l’estate però è stata senza pioggia” “aspettiamo la primavera” spezzoni di frasi mentre in campo si combatte con la necessità di fare risultato.
L’allenatore del Real ad ogni lancio lungo urla “ attenti al vento”. Finisce il primo tempo.
Un pò di the caldo per i raccattapalle. Ci vuole. Nessuno me ne offre. Pazienza. Non ci avranno pensato.
Secondo tempo
Il vento ora soffia forte ed è gelido. Purtroppo è contro. La scelta iniziale del lato di gioco è stata fondamentale. Un fallo da ultimo uomo e il portiere del Savona è fuori. Si posiziona dietro di me per vedere finire la partita. Bravo. Chiede una maglia per riscaldarsi. Dietro di me ci sono anche due accompagnatori del Real. Con accento toscano uno prevede la vittoria. Ha ragione. Dopo pochi minuti il loro gol e poi il raddoppio.
Fine. Il mister del Savona esce sbuffando. Sento commenti critici sull’arbitraggio. Forse il fallo dell’espulsione era viziato da fuorigioco. Mi chiedono se ho visto. Io ero dalla parte opposta. Non so proprio.
E’ un altro capitolo che si chiude. Verranno momenti migliori.

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