di Gabriella De Gregori
Dal papiro al collage si dipana una secolare storia di legami impalpabili tra l’uomo e questo materiale che la natura gli ha offerto: dal mondo vegetale alla carta stampata viene tracciata una inesauribile scoperta di modi e di mezzi per fare carta ma soprattutto si salda un forte legame tra la preziosa materia e il suo maggiore ed unico utente. Nelle mani dell’uomo è diventata preziosa per compilare testi miniati quanto quotidiani su cui rimangono impressi fatti miliari per l’umanità. Essa è quella che riceve le impronte dell’uomo. Ora all’Atelier Gulli scopriamo che diventa complice della creatività artistica: anche chi si sente attratto dalla creta o dal colore – materia o dalla pietra come dai metalli malleabili non si è potuto sottrarre al fascino della carta, ( che nel nostro dialetto è rimasto attraverso il francese legato al papiro: papè ). Da una generazione all’altra si notano corsi e ricorsi come pure delle innovazioni in cui la fantasia dilaga e la storia dell’arte del ‘900 ci appare nella sua completezza: Maestri del passato e quelli del Contemporaneo giocano con carta e colori e tessono miti, fanno rivivere momenti letterari oppure fissano per sempre un momento interiore attraverso le immagini che hanno scolpiti nella mente. L’esposizione “CHARTA” è visibile fino al 29 marzo, mentre sabato prossimo ci sarà un incontro tra gli artisti espositori alla ore 17,00 con “Dialoghi d’arte”.