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ATTUALITÀ

Consiglio comunale sul bitume: l’alba del giorno dopo

bitume

Dopo il consiglio comunale “ad hoc” svoltosi ieri in Municipio sulla questione bitume, viene spontaneo tracciarne una sorta di bilancio, anche per rispetto del fine espressamente etico di fare informazione. Quella che, solo all’apparenza, sembrava una delle solite questioni riguardanti un nuovo progetto edilizio la cui struttura andasse ad “arricchire” il piano regolatore di Savona, si è drasticamente trasformata in una vera e propria polemica, che con fare molto poliziesco si potrebbe definire “il caso bitume”.

Nella giornata di ieri, il palazzo del Comune si è trasformato in una vera e propria arena, come nel Colosseo ai tempi dell’antica Roma; sulle “tribune” si trovavano gli agguerriti spettatori, che non si sono sottratti dall’esprimere fermamente il loro no attraverso interventi e l’esposizione di volantini recanti a bei caratteri la scritta “No bitume”; sulla sabbia della suddetta arena si trovavano invece i “gladiatori” di questa faccenda che sicuramente farà ancora discutere molto: al centro del combattimento si trovava il PD, che attraverso le parole del primo cittadino Federico Berruti vedeva nella VIA ( la Valutazione di Impatto Ambientale, procedura amministrativa che dopo specifiche verifiche approva o meno la realizzazione di un’opera) un’ultima ancora di salvezza; sul versante opposto si trovava la rappresentanza del Movimento 5 Stelle, che ha immediatamente “mozzato” la proposta con un fendente non privo di tenacia: per rivolgersi alla VIA  si è ormai fuori tempo massimo ed ora, secondo i grillini,  chi ha commesso errori deve pagare senza inutili sotterfugi.

Sul versante “moderato” della questione, è intervenuto anche  il presidente dell’Autorità Portuale Gianluigi Miazza, che oltre a far notare il numero di interventi sulla città intrapresi e condivisi tra authority e comune negli ultimi mesi, ha sottolineato come l’obiettivo principale del progetto sia quello di valorizzare il porto incentivandone lo sviluppo e non quello di inquinare Savona. Tale intervento ha inoltre offerto il là per le precisazioni di Francesco Giachino, rappresentante della società BIT Savona, che ha dichiarato che per la realizzazione del progetto è stato seguito il regolare iter amministrativo, precisando inoltre l’assoluta mancanza di rischi sia sul piano tecnico, sia su quello della sicurezza e della salute dei cittadini.

Parole apparentemente confortanti, che però non convincono assolutamente il gran numero di savonesi che ribadiscono ancora più chiaramente che non vogliono un deposito di bitume nella loro città. Quello che doveva essere un consiglio comunale per far luce sulla questione ha invece lasciato sparsi altri numerosi punti interrogativi, in maniera molto kafkiana quindi l’unica certezza in merito al caso bitume restano unicamente i dubbi.

Michele Alluigi

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