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Crescent 2 al via

Sono stati approvati gli strumenti urbanistici che consentono la realizzazione del Crescent 2, l’edificio residenziale che andrà a completare il recupero delle ex aree Omsav, tra la Vecchia Darsena e il Priamàr L’accordo di pianificazione tra Regione Liguria e Comune di Savona, sottoscritto ai primi del mese di ottobre, autorizza il soggetto attuatore ovvero Orsa 2000 Srl, a presentare il piano urbanistico operativo, ovvero il progetto esecutivo del palazzo di sei piani alle spalle del Crescent 1, che prevede, in una volumetria di quasi 18 mila metri quadrati, la realizzazione di 70 alloggi e di oltre 120 box. Il soggetto attuatore ha un anno di tempo per presentare il Puo, ma Orsa 2000 è già praticamente pronta a partire – nelle foto, una simulazione della stessa Orsa 2000 -.

L’approvazione del progetto sarà seguita dalla stipula della convenzione urbanistica con il Comune e dal rilascio della licenza edilizia. Nella convenzione verranno fissati gli oneri da versare all’amministrazione comunale, per un importo che dovrebbe essere prossimo ai 2,6 milioni di euro, già ufficiosamente concordati. Denaro che, in parte, avrebbe dovuto essere stanziato per rendere possibile il ripristino dell’Ostello della Gioventù ospitato sul Priamàr, ma questi ultimi lavori dovrebbero essere finanziati attraverso il bando “residenze universitarie” del ministero dell’Istruzione. Confermato invece il ripristino dell’antico fossato della fortezza, al confine con il Crescent 2.

L’accordo di pianificazione tra Regione e Comune ha permesso di approvare alcune varianti al Piano Territoriale di Coordinamento degli Insediamenti produttivi, al Piano Paesistico e al Piano urbanistico comunale, in modo da consentire il cambio di destinazione d’uso delle aree. Secondo il vecchio progetto dell’architetto Bofill, infatti, il Crescent 2 avrebbe dovuto ospitare un residence alberghiero e spazi adibiti ad ufficio. Nel 2013, Orsa 2000 chiese al Comune di variare in alloggi la pianificazione delresidence; la variazione venne approvata lo stesso anno, a seguito di accordo sulle contropartite per il Comune.

Il panorama già industriale della zona continua così ad assumere l’aspetto residenziale e turistico.

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