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Cultura, Bonisoli chiede stop alle domeniche gratis nei musei

E’ questo l’annuncio che Alberto Bonisoli, Ministro della Cultura del governo Lega – Movimento 5 Stelle, ha dato durante la sua visita alla Biblioteca nazionale di Napoli. Questa novità dovrebbe entrare in vigore dopo l’estate, ma Bonisoli ha dichiarato di lasciare una maggiore libertà decisionale ai direttori se, eventualmente, volessero mantenere una domenica gratuita. Inoltre ha aggiunto: “Penso ad esempio a Pompei: chi ci va a novembre? Magari la prima o tutte le domeniche di quel mese si può aprire gratis perché non c’è tanta gente. Il problema è quando si
viene costretti dal ministero ad aprire la prima domenica di agosto, con migliaia di turisti stranieri che arrivano e pensano che gli italiani sono pazzi perché li fanno entrare gratis”.

Il progetto “Domenica al museo” era stato introdotto dal decreto ministeriale del 2014 avviato da Dario Franceschini (PD), revisionando il sistema tariffario. Era stata introdotta anche la gratuità per tutti i minorenni e per alcune categorie, come ad esempio gli insegnanti; riduzioni fino ai 25 anni; abolizione della gratuità per gli over 65.
Successivamente è giunta la replica dell’ex Ministro alla Cultura, Dario Franceschini (PD), in risposta a Bonisoli: “Perché smettere, ministro Bonisoli? Ci ripensi. Le cose giuste e che funzionano non hanno colore politico. Non faccia pagare un desiderio di discontinuità politica alla cultura e agli italiani”.
E ancora: “Le domeniche gratuite non sono una cosa che riguarda me ma un fatto culturale e sociale che ha coinvolto circa 10 milioni di persone dall’estate del 2014 ad oggi, centinaia di migliaia da sud a nord ogni volta, gran parte delle quali è andata in un museo per la prima volta nella vita portandoci i figli o i nipoti, gran parte dei quali ha provato la gioia di poterlo fare senza gravare su un bilancio familiare difficile e pieno di cose da sacrificare”.

Quello che emerge dalle dichiarazioni del Ministro della Cultura in realtà non è una mera richiesta di abolizione, bensì un’eliminazione dell’obbligo alla gratuità domenicale previsto dal decreto ministeriale 2014 lasciando più libertà ai direttori di decidere quando introdurre giornate a ingresso gratuito.
L’obiettivo di questa proposta sarebbe quello di favorire il turismo, valorizzare il patrimonio artistico (musei, palazzi, borghi, ecc.) ed evitare troppi affollamenti agli ingressi che spesso creano traffico e disagi ai residenti.

A settembre verrà valutata questa proposta e si assisterà a quali decisioni prendere per la gestione e valorizzazione dei beni culturali.

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