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REGIONE

Dal 10 al 13 aprile a Vinitaly lo stand Emozioni di Liguria, 84 etichette e 52 aziende presenti

La Liguria torna a Vinitaly, la grande fiera dedicata al mondo dell’enologia e del gusto in programma a Verona dal 10 al 13 aprile, e lo fa con numeri straordinari e storie uniche al mondo, che confermano la vocazione di questa terra per una produzione eroica, limitata nei numeri, sono circa 1700 gli ettari di superficie vitata, ma di qualità elevatissima, riconosciuta in tutto il mondo. Un dato su tutti, quello dell’export, cresciuto nel 2021 del 26,7% rispetto al 2020. Sono circa 1500 le imprese liguri che operano nel settore tra produttori, aziende agricole e imbottigliatori.
La Liguria vanta 8 denominazioni di origine controllata: Rossese di Dolceacqua, Ormeasco di Pornassio, Riviera Ligure di Ponente, Valpolcevera, Golfo del Tigullio, Colline di Levanto, Cinque Terre, Colli di Luni, e 4 Indicazioni geografiche tipiche: Colline Savonesi, Liguria di Levante, Colline del Genovesato, Terrazze dell’Imperiese.

“La regione sarà protagonista a questa rassegna e si torna in presenza con 700 buyer da più di 40 Paesi ed i mercati dell’Africa, del Sud America e dell’Asia”, dichiara l’assessore regionale all’agricoltura Alessandro Piana, “e 130 buyer dagli Stati Uniti e dal Canada. La Liguria ha una fetta di mercato importante per i prodotti di qualità; la nostra regione ha 1700 ettari di terreno dedicati alla produzione di vino e lo scorso anno abbiamo avuto un incremento dell’esportazione del 27% contro il 12 dell’intero Paese. L’export dei vini liguri e la sua crescita è merito del lavoro dei produttori e ringrazio tutti coloro che hanno permesso questo successo; a Vinitaly avremo un grande spazio che abbiamo già prenotato per i prossimi anni con zone dedicate alle etichette, all’assaggio ed una saletta per concludere i contratti. Ringrazio le associazioni di categoria e la Camera di Commercio ricordando che a Verona sarà assegnato il premio “Viticoltore Etico” a Davide Zoppi per la riscoperta, avvenuta 15 anni fa, del Ruzzese, vino autoctono scomparso ai primo del ‘900 a causa della filossera; questa nuova produzione è gratificante per tutti. Le sanzioni alla Russia avranno conseguenze sul mercato del nostro vino perchè alcuni nostri produttori avevano clienti russi”.

Stessa soddisfazione da parte di Paolo Corsiglia, delegato all’Agricoltura della Giunta della Camera di Commercio di Genova :”Vinitaly è una vetrina importante per le nostre eccellenze vinicole ed esporta emozioni; occorre ottimizzare le nostre realtà produttive e le Camere di Commercio saranno presenti a Verona per dare lustro alla nostra regione. Lo stand vedrà inoltre la presenza dei consorzi dell’olio e del basilico con grande impegno di tutti; saranno inoltre presenti un’associazione temporanea di imprese (ATI) e quattro soggetti capofila del progetto, uno per ogni provincia, senza dimenticare le etichette liguri più importanti”.

“Questo evento è molto importante e crea una sinergia fondamentale tra regione e Camera Commercio e lavorare insieme permette di valorizzare la Liguria del vino”, afferma il presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria Enrico Lupi, “e voglio ricordare l’evento Liguria da Bere che si terrà a La Spezia nel mese di giugno che sarà un’ulteriore occasione per promuovere le eccellenze del nostro territorio”.

“Presso lo stand ligure saranno presenti ben 80 etichette e per ogni produttore ci sarà un video”, sottolinea il coordinatore organizzativo dello stand a Vinitaly Fabio Bongiorni, “ma verranno proiettati anche altri video che mostrano il panorama del vino ligure. In questa occasione saranno valorizzati anche il nostro olio ed il nostro basilico ma voglio anche ricordare che mercoledì ci sarà la presentazione degli eventi del settore mentre martedì 12 sarà consegnato il premio “Viticoltore Etico”; nell’area dedicata alla regione ci sarà una zona prenotata dalle aziende in cui potranno incontrare i buyer”.

“Il premio ci spinge a fare sempre meglio e ci piace recuperare i vitigni storici”, evidenzia Davide Zoppi, membro con Fabio Bongiorni, Daniele Parma e Marco Risso, dell’Associazione temporanea di imprese “Promozione Vini di Liguria”, “e voglio ricordare che il Ruzzese è un vino buono. Questa produzione era composta da un vino passito che da Bonassola andava a Roma; il nuovo Ruzzese si berrà da questa vendemmia e per noi è fondamentale il recupero dell’identità culturale”.

“Il Moscatello di Taggia è importante ma poco conosciuto e la nostra è una produzione piccola con 15-20.000 bottiglie”, commenta Marco Risso, “ma i numeri sono in crescita. Spero vivamente che Vinitaly possa essere per noi un’ottima occasione  per farci conoscere”.

“Vi è bisogno di capire cosa succede nei territori ma è molto importante ottenere vini crudi e recuperare certe zone; la Liguria ha dinamiche importanti. Il mio è un vino particolare, figlio di un risultato agricolo importante; dopo 35 vendemmie ho capito il modo per ottenere un vino particolare facendo un tipo di agricoltura di diverso livello. Ho formato un mio pensiero critico creando agricoltura biologica e biodinamica sperimentando un altro modo di fare il vino; creo vino solamente con le uve senza elementi enologici e usando le bucce anche per i bianchi. Il risultato è importante ed ottengo vini crudi a prova di ossigeno”, conclude il produttore Daniele Parma.

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