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ATTUALITÀ

E’ giusto che Mattarella dia fiducia agli Italiani, ma questo benedetto lavoro manca e la situazione è gravissima.

Sono stato uno di quei tanti cittadini che il 1° Maggio scorso ha seguito attentamente il discorso fatto dal presidente della repubblica Mattarella relativo alla “Festa del lavoro del 1° Maggio” . Una festa, se così vogliamo chiamarla , che in quest’anno 2021 andava abolita o non celebrata. Abbiamo invece, a tutti i costi, voluto onorare la festa  dei lavoratori , o meglio di quei pochi che il lavoro ce l’hanno ancora.! E di tutti quelli che il lavoro non ce l’hanno più cosa hanno celebrare ? Le feste vanno fatte e festeggiate quando  veramente se ne  ha una ragione. Non è certo stato il caso di questo tristissimo 1° Maggio . Nel discorso del nostro presidente abbiamo percepito parole di speranza per l’ immediato futuro: Mattarella, peraltro, non poteva far altro che incoraggiare gli italiani dando la speranza in un futuro migliore per tutti. Accettiamo volentieri questo invito, ma , la realtà che ci circonda ci lascia poche aspettative di un miglioramento che è stato ventilato. La verità è che il lavoro manca e che gli italiani che non lo trovano o che hanno perduto, anche a causa del Covid-19, sono sempre più in preda ad una rabbia ed ad uno sconforto irreversibile. La costituzione italiana che recita all’art . 1 che l’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro è completamente disattesa e non rispettata. Il lavoro , ormai, è merce sempre più rara e introvabile: è giusto che chi ce l’ha se lo tenga ben stretto, ma occorre pensare e prendere atto di chi il lavoro non ce l’ha, e chissà se lo avrà mai. Ed allora come la mettiamo?. Celebrare il 1° Maggio come festa dei lavoratori è una sorta di idiozia popolare che andava messa da parte .Molti dicono che, addirittura, è stata un offesa verso coloro che il lavoro non sanno nemmeno dove sia di casa, vivendo in condizioni fisiche e mentali di grandissimo disagio, ed avendo delle famiglie che non sanno come mantenere. Migliaia e migliaia di piccole imprese che hanno chiuso i battenti ( compreso il mondo del turismo e della ristorazione) che si son visti costretti a lasciare a casa  i loro dipendenti, senza un futuro e senza una speranza alcuna di poter riottenere il proprio posto lavorativo. Una festa che andrebbe sospesa e riattivata solo quando  l’ Italia dimostrerà segni di ripresa sociale ed economica. Speriamo tutti che le parole di Mattarella siano di conforto e di futura auspicio : al momento, purtroppo, restano soltanto solo delle belle parole, mentre la realtà parla di un paese sempre più allo sbando. Vedremo cosa sarà in grado di fare il “Recovery Fund” nella speranza che tutti quei miliardi di euro vengano investiti e spesi bene.  “Salute” e “Lavoro “: ecco cosa chiedono e vogliono gli italiani.

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