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“EL ARCO IRIS” DI ANTONIO ROSSELLO

di Giorgio Siri

Giovedi 10 novembre scorso, a Savona, presso la Libreria Feltrinelli, via Astengo, è stato presentato il romanzo di Antonio Rossello “El Arco Iris”, termine spagnolo per “Arcobaleno”, un arcobaleno che compare durante il viaggio della vita e durante il viaggio di una coppia in crisi. Una storia dei nostri giorni, una storia di incomunicabilità coniugale “bergmaniana”, per riferirci al noto film, per la televisione e per il cinema, in cui il grande regista svedese Bergman espresse magistralmente il clima di tensione di un rapporto coniugale giunto ad un punto critico. Ma Aurelio e Letizia, pur soffrendo, pur con la coscienza che fra di loro qualcosa si è incrinato, pur coi sospetti reciproci, continuano a cercarsi ed a cercare di capire cosa non va più fra loro due. Il romanzo, la terza prova di Antonio Rossello come narratore o saggista, è la storia di un viaggio in Umbria, dove i due si recano per cercare di ritrovarsi, e, in secondo piano, è pure la storia di altre due coppie, alla fine di tre,con le loro difficoltà, i loro travagli, l’impossibilità di fondo, fra uomo e donna, di essere davvero complementari, secondo un pensiero acutamente psicologico che l’autore esprime all’inizio!

Rossello è conscio, e vuole rendere tali i lettori, della debolezza, della labilità, della difficoltà, del malessere dei suoi personaggi e dei rapporti fra loro.

Una storia dei nostri tempi che non manca di farci suggestivamente avventurare, comunque, nella zona di confine fra il sogno e la realtà, fra ciò che è chiuso nella mente e ciò che avviene al di fuori di essa. Rossello sa efficacemente esprimere ansie ed angosce, di cui riesce a farci parte, in modo veramente coinvolgente; è un acuto osservatore delle cose del nostro tempo e i rumori dell’automobile od i segnali del cellulare si rivestono, nella sue citazioni, di interessanti vibrazioni descrittive…

Rossello è appassionato della sua storia, che narra in modo partecipe ed accorato. Convincente, nel trasmetterci il clima di crisi e di disagio è altrettanto convinto, alla fine, della possibilità di riscatto e di ristabilimento di valori umani.

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