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POLITICA

Elezioni presidenziali: a quando la volta buona?

Continuano alchimie e sgambetti

L’elezione del prossimo presidente della Repubblica è sempre nel pantano, anche se qualche commentatore ed osservatore, afferma, sensatamente, che pure è prossima.  Forse, in tali more, si comprendono, ascoltati sempre i commentatori e gli osservatori, che tante, se non  tutte le macchinazioni che sembrano non avere senso, nell’individuare una personalità che incontri, giustamente, la condivisione generale delle forze politiche, mentre si azzardano nomi su nomi, abbiano appunto origine nei contrasti interni degli stessi schieramenti; i voti del giorno 26 a Guido Crosetto, ad esempio, hanno dato la prova di una spaccatura all’interno del centro-destra che, seppure il portavoce, non incaricato di essere il portavoce, di tale raggruppamento – da oggi sarebbe investito però di una funzione ufficiale di “esplorazione” – , attesti sempre una “compattezza” che ne rappresenterebbe il tratto distintivo. Ma, come sottolineato da Francesco Bei, vice direttore di Repubblica, Fratelli d’Italia è altro rispetto alla Maggioranza di centro-destra, a partire dal fatto che è all’opposizione e non aveva votato la fiducia al Governo Draghi, pertanto non ci può essere “compattezza”, se già a monte c’è una divisione così sostanziale! Dall’altra parte, nel centro-sinistra, come ignorare le differenze fra Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle, venute al pettine, quando si è ventilato il nome del giurista Sabino Cassese, molto critico altre volte coi Cinque Stelle e come non rimarcare che “Italia Viva”, agisce per proprio conto! Sarà per questo che, dal Centro-sinistra, proviene silenzio e non è stato proposto ancora alcun candidato.  Una giusta osservazione proviene però da tale schieramento: che la stessa maggioranza che sostiene il Governo deve manifestarsi anche per l’elezione del Presidente della Repubblica! Nel dibattito televisivo a “Porta a Porta”, passata la mezzanotte, scambio di accuse reciproche che, comunque, restano incomprensibili e, per l’opinione comune, assumono quel tratto di “bambinate” lamentato da Renzi!

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