Grande presenza di pubblico all’inaugurazione, presso la Marina del Porto Antico del “Parco del basilico”, iniziativa nata dalla collaborazione tra “Pesto per Amore” e l’associazione “Il Porto dei piccoli” che si rivolge alle famiglie per incentivare l’inclusione di giovani con fragilità, attraverso la cultura dei prodotti locali; i bambini avranno a portata di mano delle piccole serre di basilico e quanto necessario per produrre in forma ludica il pesto.
“Questo progetto nasce per caso e ringrazio l’assessore Bordilli, l’associazione “Il Porto dei Piccoli” e Paolo Corvo ricordando che siamo produttori e questo spazio è una cosa in più rispetto alle nostre attività”, dichiara Paolo Silvestri di “Pesto per Amore”, “ma siamo convinti che sia necessario fare qualcosa in più per i bambini. Il pesto è integrazione perchè è composto da un miscuglio di ingredienti provenienti da luoghi diversi tra loro; abbiamo realizzato questo progetto con la politica ed il volontariato ed è molto importante visto che permette di scoprire la bellezza del basilico e quella di altri prodotti. Conoscere persone appartenenti a diverse realtà permette di realizzare progetti e ringrazio Porto Antico che controlla lo spazio; abbiamo sistemato una roulotte vintage per vendere il pesto mettendo dietro il basilico. Abbiamo creato laboratori didattici per far conoscere ai bambini la manualità senza dimenticare l’uso del mortaio; lo spazio è fisso e dobbiamo capire come gestirlo fuori stagione ricordando che abbiamo in cantiere un progetto che permette di portare le serre presso il Gaslini. La manualità è importante per i bambini poichè è una cosa antica come il mortaio ed i più giovani hanno la possibilità di creare cosa si mangia; ai bambini piace impegnarsi e fare qualcosa con le mani”.
Stessa soddisfazione da parte di Paola Bordilli, assessore al commercio del comune di Genova :”Questo è un bel giorno e porto i saluti del sindaco Bucci; l’amministrazione comunale cerca di fare più che può ma la sinergia con i privati è fondamentale. Fare profitto serve ma il saper fare deve essere messo al servizio della città facendo squadra ed aiutando i soggetti più deboli; la cultura della manualità e quella della sinergia non deve perdersi. Stiamo facendo un importante percorso culturale per i bambini che vengono aiutati dai ragazzi più grandi; è molto bello realizzare eventi legati alle produzioni locali con un’importante cultura di educazione per i giovani. Tutto questo mi piace molto perchè permette di far conoscere Genova ai più piccoli in collaborazione con realtà benefiche; la filiera produttiva ha tanti legami con la città ed è importante per noi avere un’alta attrattività. A Genova abbiamo tante manifestazioni che portano turisti e residenti e vi è bisogno di avere momenti spensierati; vi è diritto al divertimento e noi dobbiamo tutelarlo”.
“L’università in cui insegno è molto importante ed è stata realizzata da Carlin Petrini nel 2004”, sottolinea Paolo Corvo, direttore del laboratorio di sociologia dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, “senza dimenticare che metà dei nostri studenti è straniera con l’80% dei corsi in inglese. Vediamo il cibo sotto diversi aspetti ed il Porto dei Piccoli è una grande realtà; si può diventare felici aiutando chi non lo è ed una sinergia tra pubblico e privato permette il recupero delle tradizioni. Il pesto è un piatto tipico che lega le diverse generazioni ed il sapere agricolo degli anziani può essere trasmesso ai giovani; è necessario puntare sulle buone pratiche alimentari ricordando che l’educazione in questo settore parte da quando si è piccoli. I bambini sono i consumatori del futuro ed il pesto ha in sè la tradizione italiana; è necessario valorizzare i prodotti a chilometro zero ma anche il legame tra cibo, gastronomia e bambini”.
“Ringrazio tutti a nome dell’associazione dicendo che siamo orgogliosi di questo progetto che è un’importante sfida”, afferma Clarissa Poggi, coordinatore de “Il Parco dei Piccoli”, “ed è fondamentale valorizzare il territorio ma anche i più piccoli. Un bambino che gioca è un bambino felice ed è necessario insegnare le tradizioni del territorio; ci occupiamo di bambini fragili e siamo presenti negli ospedali aiutando tutti i bambini che hanno bisogno facendo loro scoprire il territorio. L’associazione usa il gioco per valorizzare il territorio ed il mare è importante ma non bisogna dimenticare l’agricoltura e le sue tradizioni; lavoriamo negli ospedali portando momenti di svago ai bambini in difficoltà andando a casa di quelli che non possono uscire”.
“E’fondamentale far conoscere le nostre tradizioni ai bambini ed insegnare loro a fare il pesto è una di queste; i bambini anche se giocano con smartphone e tablet amano la manualità e la creatività”, conclude l’assessore alla cultura del comune di Genova Barbara Grosso.