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ATTUALITÀ

Il futuro prossimo guarda verso le auto elettriche. Ma, quale sarà l’inganno che lo stato studierà?

DI CARLO COLLA
Fra qualche anno – si presume – buona maggioranza delle auto in circolazione saranno
“Elettriche “. Le varie case automobilistiche stanno lavorando intensamente per migliorare ed aumentare l’autonomia delle stesse onde favorire l’acquisto ed incrementare le vendite delle nuove vetture. Viene, di seguito, che calerà notevolmente la vendita della benzina e del gasolio con conseguente previsto risparmio da parte degli automobilisti considerati da sempre polli da spennare. Mi chiedo come lo stato rinuncerà ai grandissimi introiti derivanti dalle accise tuttora esistenti sulla benzina e sul gasolio. Dal risparmio effettivo che gli automobilisti potranno avere, lo stato se ne frega altamente, per cui sono certo, che si inventerà (ma forse se lo è già inventato) modo e maniera per imporre nuove tasse e nuove gabelle alla faccia del risparmio e dell’inquinamento. Certamente ne vedremo delle belle e dobbiamo aspettarci nuove tassazioni che manderanno in fumo il previsto risparmio di coloro che acquisteranno un’auto elettrica. Siamo agli inizi di una rivoluzione totale che investirà il mondo dell’automobile e dei trasporti, ma una cosa è certa se non certissima che lo stato non vorrà rinunciare ai suoi “furti legalizzati”. Moltissimi automobilisti, come me, penseranno a cambiare la propria autovettura volturandola con una elettrica convinti di risparmiare e di inquinare molto meno l’ambiente: il tutto dovrebbe avere grandi incentivi ed aiuti da parte dello stato. Io, però, non ci credo e mi aspetto che, ancora una volta, la scure statale si abbatterà su noi automobilisti, che, pur di girare con la propria auto, abbiamo imparato a subire ogni sorta di angherie. Personalmente aspetterò che l’autonomia delle vetture (oggi di circa 200/250 chilometri), venga decisamente migliorata e che sia ben capillarizzato il sistema di rifornimento elettrico pagando il giusto e senza vedersi affibbiare somme ingenti. Staremo a vedere cosa accadrà: prima di comperare cerchiamo di capire bene per non farci prendere in giro.

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